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Ciclismo, enigma Nibali verso il Mondiale: “Sto bene, ma non sono al massimo”

Ultime ore di riflessione per il ct Cassani che deve rifinire la formazione e le tattiche di gara: domenica iride in palio a Innsbruck

Redazione ITASportPress

Quello di Innsbruck sarà un Mondiale all'inseguimento per l'Italia del ciclismo. L'amara constatazione è del ct Davide Cassani, a una settimana dalla prova su strada in cui i dieci azzurri in gara cercheranno di riportare a casa un titolo iridato che manca da ben dieci anni.

L'impresa però si preannuncia disperata, visto lo stato di forma non esaltante (eufemismo) di un paio di punte azzurre, come Fabio Aru e Vincenzo Nibali.

Se il sardo della UAE Emirates viene da una stagione disastrosa, lo 'Squalo' sta facendo l'impossibile per recuperare dai postumi della caduta al Tour de France, ma le indicazioni date alla Vuelta non sono troppo incoraggianti.

Qualcosa di più si è visto nel 'Memorial Pantani', chiuso da Nibali a 40" dal vincitore Davide Ballerini, ma dopo essere stato agganciato ai migliori fino alla fine: "Il fondo ce l’ho dopo essere uscito dalla Vuelta, ma mi manca quella ‘fucilata’ che fa la differenza. Magari la troverò nei giorni che mancano al Mondiale, oppure dopo, a fine stagione. Non sono al cento per cento. Credo al 90%, o all’80%" ha detto Vincenzo. Poco incoraggiante a una settimana dal via e a quattro giorni dalla partenza per l'Austria.

La formazione comunque è quasi fatta: si punterà sullo stato di forma di De Marchi e Moscon, mentre le riserve dovrebbero essere Dario Cataldo e Giovanni Visconti.