gazzanet

Ferrari, Vettel: “Se non avessi fatto il pilota sarei stato designer”

Sebastian Vettel Ferrari (getty images)

Impegnato a preparare il secondo Gran Premio stagionale, il pilota tedesco si racconta in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera

Redazione ITASportPress

Impegnato a preparare il secondo Gran Premio stagionale, Sebastian Vettel, pilota tedesco della Ferrari, si racconta in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Dalle ambizioni per quest’annata alla vita privata fino alla promessa scaramantica sulla sua vettura.

TRA PASSATO E PRESENTE – Dopo la vittoria nel GP di Australia, Vettel pensa al secondo impegno del campionato in Bahrain dove taglierà il traguardo delle 200 gare in F1. Dalla vittoria con la Toro Rosso, al primo titolo con la Red Bull sino ad arrivare al successo alla prima gara in Ferrari nel 2015 in Malesia. Questi sono i tre momenti scelti dal tedesco come i migliori della carriera: “Questi tre momenti sono i capitoli più belli della mia carriera. Io sono sempre lo stesso, solo un po’ più vecchio o saggio. Adoro correre”. Poi una battuta su quello che sarebbe potuto essere il Sebastian Vettel uomo e non pilota: “Credo di averlo capito solo adesso a 30 anni, viaggiare per il mondo mi ha aperto la mente. Mi sarebbe piaciuto occuparmi di cose creative. Forse designer. O architetto. Mi piacciono i numeri, le cose che abbiano un senso, sono un tipo pratico e diretto. Ma ammiro anche le persone capaci di trovare soluzioni alternative”.

FUTURO – L’obiettivo dichiarato da Vettel e dalla Ferrari è vincere il titolo. Ma come succede in ogni sport, prima o poi si deve smettere. Lo ha fatto Rosberg due stagioni fa dopo aver vinto il titolo. Ma per il ferrarista non esiste un tempo stabilito per mettere via i guanti da pilota: “Devi mollare quando sei troppo lento. O quando si spegne la passione, se non senti più l’entusiasmo e il nervosismo prima della partenza. Se mi capitasse cambierei mestiere lasciando spazio ai giovani”. Infine una promessa per tutti i tifosi Ferrari facendo riferimento alla sua vettura Loria, nome che è stato confuso all’inizio con Gloria: “La G non mi sento ancora di metterla. La cosa importante è che diventi Gloria alla fine della stagione”.

Nessuno come Vettel in oriente