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Giro d’Italia, Froome leggendario: stacca tutti e ipoteca la vittoria finale

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Impresa epica dell'inglese nel tappone con Finestre, Sestiere e Jafferau: Yates affonda, regge solo Dumoulin

Redazione ITASportPress

Il Giro d’Italia, e il ciclismo, hanno vissuto una delle pagine più belle della propria storia. La tappa numero 19 dell’edizione 101 entra infatti di diritto nel libro delle frazioni destinate a essere ricordate negli annali grazie all’impresa di Christopher Froome, che dopo aver vinto sullo Zoncolan domina da cannibale anche la tappa con la Cima Coppi, da Venaria Reale a Bardonecchia, di 185 km, 80 dei quali vissuti in fuga, mettendo di fatto le mani sul successo finale. Il capitano del Team Sky ha dato spettacolo dal Colle delle Finestre, 18,5 km con 9,2% di pendenza media scalati su ritmi letteralmente folli. Scattato ai piedi della salita, l’inglese ha messo in fila gli avversari uno per uno, infliggendo distacchi abissali: il primo a staccarsi è stato proprio Simon Yates, l’ex maglia rosa, che ha dato conferma agli scricchiolii visti a Pratonevoso.

L’inglese è arrivato al traguardo con 38’52" di ritardo, poco più del quadruplo (8'27") di quanto accumulato da Domenico Pozzovivo, che in classifica era terzo con 39” di vantaggio su Froome. Gli ultimi ad arrendersi sono stati un brillante Thibaut Pinot e il secondo della generale, Tom Dumoulin, che aveva 2’54” da difendere su Froome e che, dopo aver recuperato qualcosa sulla discesa del Sestriere (dove Froome ha rischiato parecchio, dovendo evitare una moto...), ha tenuto sullo Jaffereau, arrivando al traguardo con 3’15” dalla neo-maglia rosa, che ha retto anche negli ultimi 8 km in sterrato. Ora l'ultima tappa, Susa-Cervinia, prima della passerella finale, per duellare per il successo finale: Froome ha 40” di vantaggio su Dumoulin, sesto al traguardo a 3'21", e 4'17" su Pinot. E le salite non sono finite…

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