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Pallanuoto: Pro Recco e Brescia in semifinale di Champions

Pallanuoto: Pro Recco e Brescia in semifinale di Champions

Dopo 15 anni l'Italia riporta due squadre nelle semifinali di Champions League

Redazione ITASportPress

Venedì 4 giugno sarà una giornata storica per la pallanuoto italiana. Due squadre del nostro Paese saranno impegnate nelle semifinali di Champions League. Alle 18 è in programma Pro Recco-Barceloneta, mentre Brescia e Ferencvaros torneranno in acqua alle 20:30: entrambi i match saranno trasmessi in diretta su Sky Sport 1 e Sky Sport Arena. Con il sogno di vivere una finalissima tutta italiana.

Pro Recco-Hannover 16-9

La Pro Recco non sbaglia il quarto di finale di Champions League: a Belgrado i biancocelesti superano l’Hannover per 16-9. Partita sempre in controllo per i ragazzi allenati da Hernandez, che hanno ritrovato le controfughe messe in mostra nel girone di Ostia e sofferto solo con l’uomo in meno. Ivovic il migliore marcatore di giornata con cinque gol.

C’è Hallock al posto di Figari nei tredici scelti da mister Hernandez, costretto a rinunciare a Dobud per un problema al collo.

Il vantaggio dei tedeschi, dopo due minuti di gioco, lo firma Darko Brguljan sfruttando l’espulsione di Mandic. Il gol subito scatena però la reazione della Pro Recco che pareggia con la ripartenza di Ivovic e nella seconda metà di tempo dilaga con Aicardi, Echenique e il rigore di Figlioli (4-1). L’Hannover accorcia capitalizzando un altro uomo in più con Schuetze, ma le ripartenze dei biancocelesti fanno male ai campioni di Germania: Velotto infila Schenkel chiudendo il quarto sul 5-2.

I biancocelesti vanno sul +4 a inizio secondo tempo: con l’uomo in più Velotto serve Hallock che prende l’ascensore e al volo segna il sesto gol della Pro Recco. Si realizza solo in superiorità alla Vlaho Orlic e la Pro Recco con Ivovic e Luongo annulla la rete di Muslim (8-3). L’Hannover non sbaglia mai con l’uomo in più (5/5), e così Winkelhorst e Radovic rimettono i tedeschi in gara, prima che Ivovic, trasformi tutto solo davanti al portiere avversario il 9-5 con cui si va al riposo lungo.

Nel terzo quarto i biancocelesti smarriscono la via del gol, quella che invece trova il mancino di Schuetze che batte Bijac sul palo corto. Younger da posizione 2, a 25 secondi dalla sirena, sigla il 10-6, ma l’ultima gioia è di Darko Brguljan la cui entrata sorprende la difesa biancoceleste per il 10-7 con cui si nuota verso gli ultimi otto minuti.

Ancora una controfuga, Di Fulvio per Ivovic, apre il quarto tempo (11-7). La girata da manuale di Aicardi cancella l’ennesima rete subita in superiorità da Darko Brguljan. Il bolide di Mandic vale il +5, che la girata di Presciutti mantiene dopo la rete di Winkelhorst (14-9). A due minuti dal termine la chiude Ivovic – pokerissimo per lui – prima del sinistro di Mandic ad inchiodare il risultato sul 16-9.

"La squadra oggi ha avuto l’atteggiamento giusto, quello di chi vuole vincere - le parole di mister Hernandez -. All’inizio però abbiamo fatto male sia con l’uomo in più sia difensivamente con l’uomo in meno: dobbiamo migliorare perché abbiamo ripetuto tanti errori commessi durante le finali Scudetto. La partita, comunque, non è mai stata a rischio”.

“Venivamo da una brutta sconfitta, però è una squadra fatta di campioni che sa azzerare e ripartire – afferma Francesco Di Fulvio -. Abbiamo imposto il nostro gioco, pur facendo qualche errore forse dettato dalla voglia di riscatto: soprattutto inizialmente abbiamo forzato alcune giocate. Domani sarà una super semifinale contro il Barceloneta una squadra candidata alla vittoria”.

Brescia-Jug 12-10

Presentata come la sfida più equilibrata, é stata sicuramente quella più combattuta. Una intensissima, bellissima battaglia che i "leoni" hanno vinto con grande carattere. Sempre avanti i neo campioni d’Italia, anche per due volte avanti con doppio vantaggio. Croati sempre pronti a ribattere colpo su colpo e a tenersi a galla. Batticuore assoluto, grandi colpi, la tensione finale per l’espulsione (per proteste) di Renzuto e il gol conclusivo di Cannella che ha fatto alzare il pugno al cielo a Bovo. Per la prima volta nella sua storia (sette giorni dopo la conquista dello scudetto) Brescia supera l’ostacolo dei quarti di finale di Champions. Con questo entusiasmo anche il "mostro" Ferencvaros (troppo forte per il Marsiglia) può sembrare meno brutto e cattivo.

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