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Roland Garros, Musetti spaventa Djokovic che vince al quinto set

(Getty Images)

Djokovic nei quarti troverà un altro azzurro, Matteo Berrettini

Redazione ITASportPress

Sfuma sul più bello il sogno di Lorenzo Musetti che per due set ha messo alle corde il numero uno del mondo negli ottavi del Roland Garros. Poi si è infortunato ed è stato costretto al ritiro nel quinto lasciando via libera a Djokovic che troverà un altro azzurro nei quarti, Matteo Berrettini.  Ha dato spettacolo sul “Philippe Chatrier” Lorenzo Musetti, n.76 del ranking (“best”), prima di cedere 67(7) 67(2) 61 60 4-0, dopo quasi tre ore e mezza di battaglia, al serbo Novak Djokovic, numero uno del mondo, alla 17esima presenza consecutiva in questo torneo dove ha trionfato nel 2016 (ma è stato anche finalista nel 2012, 2014, 2015 e 2020).

Nel primo set, dopo aver subìto il break al quarto gioco ha annullato quattro opportunità del 4-1 a Djokovic e poi ha messo a segno il contro-break riagguantando il 34enne di Belgrado sul 3 pari. Musetti ha continuato senza alcun timore reverenziale mettendo in mostra tutto il suo notevole bagaglio tecnico: è rimasto attaccato al numero uno del mondo e a decidere è stato il tie-break. Nole è schizzato avanti 4-1, Lorenzo lo ha riagguantato e superato (5-4), il serbo ha annullato due set-point (sul 6-5 e sul 7-6 per l’azzurro) ma non il terzo e Musetti ha chiuso per 9 punti a 7.

Secondo set molto simile al primo solo che stavolta è stato Musetti a prendere un break di vantaggio (3-1) e Djokovic a riprenderselo immediatamente strappando la battuta a zero al Next Gen toscano e riagganciandolo (3-3) dopo aver annullato una palla-break. Nole ha rischiato anche nell’ottavo game e a decidere è stato un altro tie-break o meglio un Musetti-show visto che Lorenzo è colato 4-0, 6-1 e poi ha chiuso per 7 punti a 2.

La reazione del numero uno del mondo si è concretizzata nei due break (secondo e sesto gioco) che gli hanno permesso di assicurarsi rapidamente un terzo set dove evidentemente il 19enne di Carrara ha avuto bisogno di tirare il fiato. Rottura prolungata per il giovane toscano che nel quarto parziale ha rimediato un “bagel” dal serbo, risalito prepotentemente in cattedra rinviando tutto al quinto.

Dopo un medical time out chiesto da Musetti per un fastidio all’inguine il gioco è ripreso. Su un recupero nel primo game Nole si è sbucciato l’indice della mano destra ma questo non gli ha impedito di ottenere subito il break e poi di confermarlo (2-0). Djokovic è salito 4-0 con il tredicesimo gioco vinto di fila ma a questo punto Lorenzo ha alzato bandiera bianca e si è ritirato: per lui uscita dal campo tra gli applausi, a cominciare da quelli del numero uno del mondo.

Il più giovane della pattuglia azzurra con i suoi 19 anni compiuti lo scorso marzo, nel suo primo Roland Garros, dopo aver estromesso il belga Goffin (n.13 ATP), 13esima testa di serie (lo scorso anno sbattuto subito fuori da un altro giovane azzurro, Sinner…), ed essersi preso una bella rivincita sul giapponese Nishioka (n.57 ATP), che lo aveva eliminato negli ottavi a Parma l’altra settimana, si è imposto in cinque set contro un giocatore esperto come Cecchinato (n.83 ATP) diventando è il secondo italiano nell’Era Open a raggiungere gli ottavi al primo main draw Major (eguagliato Francesco Cancellotti che nel 1984 superò anche lui tre turni). Ha tenuto testa a Djokovic finché il fisico glielo ha permesso dimostrando di poter giocare ad un livello già da top player. Sarà per la prossima volta. Intanto Djokovic nei quarti troverà un altro azzurro, Matteo Berrettini.

 (Getty Images)
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