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Russia, Wada chiede esclusione da Olimpiadi: fu doping di stato

L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) chiede l'esclusione della Russia da tutti gli avvenimenti sportivi internazionali, comprese dunque le Olimpiadi di Rio de Janeiro al via il prossimo 5 agosto,

Redazione ITASportPress

L'Agenzia mondiale antidoping (Wada) chiede l'esclusione della Russia da tutti gli avvenimenti sportivi internazionali, comprese dunque le Olimpiadi di Rio de Janeiro al via il prossimo 5 agosto, fin quando il Paese non avra' effettuato "un cambio culturale". "Il rapporto McLaren - spiega il portavoce della Wada, Ben Nichols - ha evidenziato un abuso di potere in Russia piu' deliberato e sconvolgente mai visto nella storia dello sport. Il ricorso al doping in 30 sport significa che non puo' esistere piu' la presunzione di innocenza" La Russia e' gia' stata sospesa da ogni competizione internazionale di atletica, anche a Rio, dopo che un dossier pubblicato a novembre aveva fatto emergere un sistema di doping organizzato in questo sport. Secondo la Gazzetta dello Sport, il rapporto certifica quindi le denunce dell'ex direttore del laboratorio antidoping russo, Grigory Rodchenkov, fuggito negli Usa dopo la morte in circostanze poco chiare di due colleghi. E prova una vera e propria metodologia di "sparizione" delle provette positive, a cui il personale dei due laboratori (Sochi e Mosca) non aveva possibilità di opporsi. In pratica se tutti gli altri sistemi per promuovere e consentire il doping tra gli atleti russi mostravano delle falle, l'intervento finale spettava ai due laboratori che intervenivano direttamente sulle provette. Il presidente del Cio, il tedesco Thomas Bach ha detto che il comitato olimpico "non esiterà ad adottare le misure più severe possibili nei confronti di quanti sono stati implicati nel doping di stato russo". L'esecutivo del Cio si riunirà domani con una conference call convocata d'urgenza che "potrebbe adottare misure provvisorie e sanzioni relative ai Giochi olimpici di Rio 2016".