Ai microfoni di 'Radio Cusano Campus', parla il professor Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer che ieri, al suo ritorno alle gare dopo la lunga squalifica per doping, ai Mondiali a squadre di marcia ha dominato la 50 Km di Roma e conquistato il pass per Rio 2016. "Questa storia ha un valore catartico, fa capire che il mondo dello sport ha bisogno ogni tanto di prendere qualche positivo al doping e utilizzarlo come puntaspilli, per dimostrare la propria irreprensibilità - spiega Donati - Ma io so che c'è un'area di grigio molto estesa e molti di quelli che puntano il dito semplicemente sono stati fortunati a riuscire a mascherare certe pratiche. Sembrano fatti con lo stampino, dicono che sono per la squalifica a vita. Bisogna intervenire con dei ragionamenti. Dovrebbero rendersi conto che l'atleta non è l'unico personaggio sulla scena e che c'è l'omertà, il favoreggiamento di una serie di personaggi che gli stanno attorno. Allora dovrebbero essere squalificati a vita anche loro per essere coerenti. Questa spietatezza riferita ad un solo soggetto in scena, che poi viene massacrato, non va bene".
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Schwazer, il tecnico Donati: “Alcuni di quelli che lo attaccano fortunati a non essere mai stati trovati positivi”
Ai microfoni di 'Radio Cusano Campus', parla il professor Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer che ieri ha conquistato il pass per Rio 2016.
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