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Sinner che peccato! Hurkacz lo batte nella finale del Miami Open

(Getty Images)

L'italiano cede al polacco in due set

Redazione ITASportPress

E’ Hubert Hurkacz il signore di Miami. Nella finale del “Miami Open”, primo ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 4.299.205 dollari che si è concluso sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium (la “casa” dei Miami Dolphins di football NFL), in Florida, il 24enne di Wroclaw, n.37 ATP e 26esima testa di serie, ha sconfitto 76(4) 64, in poco meno di un’ora e tre quarti di partita, Jannik Sinner, n.31 del ranking e 21esima testa di serie.

Non c’erano precedenti tra i due che però sono molto amici e si conoscono bene: un paio di settimane fa avevano giocato il doppio insieme a Dubai, ripetendo l’esperienza del Melbourne-Great Ocean Road Open dove erano arrivati nei quarti. Per entrambi era la prima finale nella categoria di tornei seconda solo agli Slam, ma per Hurkacz era il 14esimo main draw Masters 1000 al quale partecipava, per Sinner solo il terzo.

A scattare meglio dai blocchi è stato il polacco, mentre l’altoatesino, proprio come era accaduto in semifinale, ha iniziato un po’ contratto cedendo la battuta nel secondo gioco (3-0). Poi pian piano Sinner è entrato in partita e nel quinto game, grazie ad un diritto d’attacco incrociato e ad una risposta assassina, ha messo a segno il contro-break e nel gioco successivo, dopo aver annullato due palle-break, ha riagganciato Hurkacz sul 3-3. Anche nell’ottavo game l’altoatesino ha dovuto salvare una palla-break ed invece a perdere la battuta, nell’undicesimo gioco con un Sinner da paura, è stato il 24enne di Wroclaw che ha spedito l’amico a servire per il set. Jannik però non ne ha approfittato e con il peggior game giocato a Miami ha ceduto il servizio a zero. Ha deciso il tie-break dove Hurkacz è stato sempre avanti (2-0, 3-1, 4-2, 6-2) aggiudicandoselo poi per 7 punti a 4.

Il mood positivo del polacco è proseguito anche in avvio di seconda frazione contro un Sinner che non è apparso leggero negli spostamenti e fluido nei movimenti come nel resto del torneo (2-0). Hurkacz ha continuato ad essere sempre più aggressivo, scendendo spesso a rete: di contro il Next Gen azzurro ha accusato il colpo dal punto di vista mentale. Jannik è riuscito a non perdere per la quarta volta di fila - tra primo e secondo set - il turno di servizio (4-1), ha anche recuperato uno dei due break rifacendosi sotto (4-3) ma il polacco ha difeso il vantaggio con le unghie e con i denti chiudendo 6-4 e conquistando il suo primo “1000”. E da lunedì sarà n.16 ATP, naturalmente best ranking.