Nel 2012 il trasferimento al Barcellona, dove sarebbe rimasto per due anni vincendo una Liga e una Supercoppa di Spagna. Quindi il ritorno in Inghilterra ai West Ham, il passaggio in Russia con il Rubin Kazan e l’esperienza in Svizzera con il Sion che ha preceduto l’avventura finale, il quadriennio all’Arta/Solar 7, club di Gibuti, che Song è riuscito a portare per la prima volta alla vittoria del campionato nazionale nel 2021, bissata nel 2022. In mezzo anche 49 presenze con il Camerun, la partecipazione a due Mondiali (2010 e 2014) e la finale di Coppa d’Africa persa nel 2008 contro l’Egitto.
“Con grande tristezza annuncio che è arrivato il momento di appendere le scarpe al chiodo - ha scritto Song nel post su Instagram - Iniziare il mio viaggio a Yaoundé, giocando a piedi nudi sulla ghiaia, mi ha dato grande coraggio. Ringrazio chi mi ha aiutato in tutti questi anni, mia moglie, i miei bambini, gli amici, il mio agente, i miei allenatori e tutti i compagni di squadra. Rappresentare il mio paese è stato un grande onore. E grazie anche a tutti i tifosi che mi hanno sostenuto”.
Nei giorni scorsi Song è tornato all’Emirates per assistere alla partita tra Arsenal e Burnley, venendo applaudito dai propri ex tifosi e ricevendo una maglia celebrativa dal club.
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