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Barcellona, Setien rivela: “Quattro giorni prima di firmare stavo andando altrove. Dipendenti da Messi? Anche io gli passerei la palla”

Setien (getty images)

Il tecnico blaugrana si racconta

Redazione ITASportPress

Lunga e interessante intervista rilasciata a El Periodico da parte di Quique Setien, allenatore del Barcellona. Tanti i temi trattati dal tecnico che, nelle ultime ore, sembra essere sotto pressione a causa dei recenti risultati non ottimali - su tutti il k.o. nel Clasico - e i rapporti non eccellenti con la squadra.

RETROSCENA - Sul suo arrivo al Barcellona, Setien ha detto: "Quattro giorni prima di firmare per il Barça ero con un biglietto aereo in mano per andare da qualche altra parte. L'addio al Betis? No, non dirò niente adesso. Un giorno forse sì. Sembra che le stelle si siano allineate affinché arrivassi al Barcellona. Ad ogni modo, quando sarà il momento parlerò di tutto. Se mi sarai mai immaginato allenatore del Barcellona? È vero che molte persone hanno detto che mi avrebbero visto bene ma io no. Non ci avevo mai pensato. Quando ragioni sui motivi per cui un club così dovrebbe puntare su di te dici 'Cosa ho fatto per essere qui? Che curriculum ho?'. Alla fine, mi hanno chiamato per alcune mie idee".

CON LA SQUADRA - Sul rapporto con i giocatori e i big: "Se ho brutti rapporti con Messi e la squadra? È la prima volta che sento questa notizia. Non lo sapevo nemmeno. È venuto fuori?", ha detto Setien che poi ha proseguito spiegando: "Quando qualcuno di nuovo arriva e prova a cambiare le cose, le persone sono un po' riluttanti e dicono: 'aspettiamo, vediamo cosa mi propone e che idee ha'. Io, per esempio, ho avuto 15 allenatori nella mia carriera e solo due mi hanno insegnato qualcosa. Il resto mi ha insegnato molto poco".

MESSI - "Noi dipendenti da Messi? È vero che ci sono giocatori che pensano troppo a lui. Lo farei anche io. Messi ha risolto il 90% delle partite di questa squadra. Ho sempre detto a tutti i miei giocatori: 'se la palla è nei piedi di chi sa giocare bene è sempre più probabile che vada bene'. Ecco perché lo cercano, sai che succederà qualcosa. Quella dipendenza è normale. Preferirei dargli il pallone, sarei più tranquillo".