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Bayern, Lewandowski: “Chi vince non teme Ronaldo e Messi anche se servono 100 anni prima che ne nasca un altro”

(Getty Images)

Il polacco del Bayern ha parlato al portale argentino Olè

Redazione ITASportPress

Robert Lewandowski è uno degli attaccanti più forti in circolazione sull’intero panorama mondiale. Il polacco, al Bayern Monaco dal 2014, la scorsa stagione ha vinto tutto con il club di Monaco di Baviera. A livello personale gli è sfuggito il Pallone d'Oro. Infatti a causa della pandemia, l'assegnazione al miglior calciatore della stagione è stata sospesa, ma la FIFA assegnerà il premio The Best per il migliore dell'anno il 17 dicembre. "È sempre speciale vincere un premio FIFA -ha detto il polacco al portale argentino Olè -. Personalmente, so quanto ho lavorato duramente e mi sono spinto per ottenere il massimo. Se ami quello che fai, è possibile avere soddisfazioni anche a livello personale. Ottenere il The Best della Fifa sarebbe un premio per tutta la squadra. Il Bayern ha avuto un anno incredibile. La concorrenza di Messi, Cristiano, Mbappé, Neymar per il premio? "Non ci penso, perché penso che la cosa più importante sia analizzare i risultati della tua squadra in questa stagione. Se hai segnato tanti gol e vinto tutto, penso che non ci sia nessuno con cui potermi confrontare. Se vinco il premio, ovviamente sarò felice perché so tutto quello che ho fatto, che è stato per la squadra, e so che sarà una decisione dei tifosi e dei giornalisti che voteranno".

 Messi (getty images)

Grande Messi - "Messi è un grande giocatore, uno dei più grandi nella storia del calcio. So che le aspettative intorno a lui sono enormi e quello che ha già ottenuto come calciatore è qualcosa che forse nessuno riuscirà a raggiungere. Forse devi aspettare 100 anni prima che uno come lui nasca di nuovo. Con quello che ha già fatto, è e sarà uno dei più grandi di tutta la storia".

 Maradona Boca Juniors Twitter Boca)

"Morte Maradona - "Ho provato una grande tristezza. Che un giocatore favoloso come Diego Maradona ci abbia lasciato è molto triste per tutto il calcio. Siamo tutti molto tristi ma è successo, purtroppo. Quando ha giocato e vinto, io non ero ancora nato ( nato il 21 agosto 1988) ma so benissimo cosa ha fatto nel calcio e nei Mondiali del 1986, quante grandi partite ha giocato. Una splendida persona a cui piaceva divertirsi e godersi la vita dentro e fuori dal campo".

 Alessandro Del Piero (getty images)

Gli idoli - "Ne ho avuti due: uno era Thierry Henry. L'ho seguito molto quando ha giocato per l'Arsenal in Inghilterra. E l'altro non ha giocato nella mia posizione. Era Alessandro Del Piero".