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Brasile, Ronaldinho in politica con il Partito repubblicano

L'ex fantasista si è iscritto al partito repubblicano brasiliano a Rio de Janeiro. Farà concorrenza a Romario e Bebeto

Redazione ITASportPress

Ronaldinho, l'ex fuoriclasse di Barcellona e Milan, potrebbe avere un futuro in politica: mentre continua a giocare partite anche a scopo benefico, dietro pagamento di un cachet, ha deciso di tesserarsi in Brasile per il Partito repubblicano (Prb).

ELEZIONI -  Ronaldinho si candiderà alle elezioni che si terranno in ottobre, per un posto da senatore o deputato. "Ha grande esperienza nello sport e vuole difendere la nostra bandiera in Parlamento - ha spiegato Celso Russomanno, capogruppo dei repubblicani alla Camera -. E poi è una persona che si fa voler bene, e ha già fatto molto per lo sport come giocatore. Spero faccia altrettanto come politico". Anche il fratello maggiore, e agente, dell'ex milanista, Assis, si è tesserato con il partito repubblicano, che in Brasile ha legami con la setta evangelico-cristiana della 'Chiesa Universale', che ha 8 milioni di seguaci.

Non è né la prima star brasiliana, né il primo ex milanista a prendere una decisione del genere: tra i rossoneri, vanno ricordati i casi di George Weah, presidente della Liberia, e Kakhaber Kaladze, ex ministro e vicepremier in Georgia, nonché attuale sindaco di Tbilisi.  L'ex fantasista brasiliano ripercorre così la strada già intrapresa da Romario e Bebeto, entrambi iscritti nelle fila di Podemos. "O Baixinho", già eletto al senato, ha di recente annunciato la candidatura alla carica di Governatore dello Stato di Rio. Dove, chissà, potrebbe ritrovarsi a competere proprio con l'ex Pallone d'oro.