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Bundesliga, l’arbitro donna verso l’esordio: “Comunicazione? Il tono fa la musica”

ARCHIV - Die Fußball-Schiedsrichterin Bibiana Steinhaus gestikuliert am 21.09.2007 während eines 2. Bundesligaspiels in Paderborn. Steinhaus pfeift bei der Frauenfußball-Weltmeisterschaft in Deutschland. Die 32-jährige aus Hannover steht auf der Liste der 16 Unparteiischen, die der Weltverband FIFA am Montag (18.04.2011) bekanntgab. Foto: Rolf Vennebernd (zu dpa0374 vom 18.04.2011) +++(c) dpa - Bildfunk+++

"I pregiudizi sono semplicemente fuori luogo. Per tutti noi conta la prestazione: solo quella e nient'altro"

Redazione ITASportPress

Questa che è appena cominciata sarà anche la stagione Bibiana Steinhaus. Quest'ultima, infatti, sarà il primo arbitro donna a dirigere un match in Bundesliga. Niente male per il fischietto 38enne che si è confidato ai taccuini de La Repubblica; ecco un estratto delle sue dichiarazioni: "I pregiudizi sono semplicemente fuori luogo. Per tutti noi conta la prestazione: solo quella e nient'altro. Pressione? Provo soprattutto entusiasmo, ma avverto anche una certa tensione e delle aspettative. In particolare, aspettative che io rivolgo a me stessa. Molte persone con le quali in passato ho collaborato intensamente mi hanno espresso fiducia. Mi piacerebbe ricambiarla. Ho cominciato molto presto a divertirmi facendo sport e facendolo con gioia. È sempre stato importante, perché mi sono accorta presto anche di quanta forza potevo trarre. E quando poi mi sono proposta di raggiungere buone prestazioni come arbitro, i fine settimana in discoteca si sono fatti sempre più rari. Non si trattava di una rinuncia, ma di stabilire delle priorità. I primi minuti di una partita sono i più importanti.  Tutti i giocatori guardano dov'è il limite. Cosa è consentito, cosa non lo è? Fin dove posso spingermi? È normale. Per l’arbitro si tratta di tracciare una linea, di tirare un nastro divisorio, per così dire, al quale tutti i giocatori devono attenersi. Non dobbiamo soltanto prescrivere e vietare, ma dobbiamo anche dirigere il gioco. Comunicazione? Il tono fa la musica. Un rapporto rispettoso è quello che mi auguro. Per me non è un problema, se un giocatore mi chiede conto delle mie decisioni. È naturale che possa succedere. Ma, per favore, con rispetto!".