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Casillas e la paura dopo l’infarto: “Non dormivo, non volevo camminare. Tutto è cambiato nella mia testa…”

Casillas (getty images)

"Penso che solo i medici possano dire quello che posso o non posso fare"

Redazione ITASportPress

A quasi un anno di distanza da quel primo maggio, Iker Casillas racconta la sua vita dopo l'infarto. L'ormai ex portiere di Real Madrid e Porto, oltre che della Nazionale spagnola, è stato ospite della trasmissione FC Porto in casa, realizzata e diffusa dal club portoghese e riportata anche da A Bola. 

L'estremo difensore, impegnato nella sua candidatura al presidente della Federcalcio spagnola, ha sottolineato come, da quel problema di salute avuto, tutto sia cambiato.

PAURA - "Alcune cose sono cambiate, principalmente nella mia testa", ha ammesso Casillas. "Ho iniziato a valorizzare di più i momenti con le persone care ed in generale tutto ciò che faccio. A volte noi giocatori non apprezziamo ciò che abbiamo e non pensiamo di poter rendere felici molte persone e questo è cambiato un po'". "Per quanto riguarda un possibile ritorno in campo, devi essere realistico: la cosa più importante è la mia salute. Dopo l'attacco di cuore ero triste per circa un mese, avevo paura di camminare, dormire, fare qualsiasi sforzo fisico. Era impossibile. Ma adesso sto bene. Anche se uso molti farmaci che mi fanno sentire bene. Penso che solo i medici possano dire quello che posso o non posso fare".