Caso Dani Alves, spunta l’ipotesi del patteggiamento

Arrivano novità dalla Spagna per il delicato caso di violenza sessuale del quale è accusato Dani Alves. L’ex esterno di Barcellona e Juventus rischia infatti di venire condannato dopo che le accuse mosse da una donna per fatti che sarebbero avvenuti nei bagni di una discoteca di Barcellona il 30 dicembre 2022 hanno portato all’apertura di un’indagine e al rinvio a giudizio del brasiliano da parte del tribunale della città catalana, che ha ritenuto sufficienti le dichiarazioni della presunta vittima e di alcuni testimoni.

Per il giocatore, detenuto in regime di custodia cautelare nel centro penitenziario di Brians e che a ottobre ha cambiato la propria “squadra” di legali, l’accusa chiede 12 anni di reclusione, il rischio è quello di andare a processo a inizio 2024, ma secondo quanto riportato da Antena 3 attraverso le parole dell’esperto Carlos Quílez le parti stanno valutando la possibilità di arrivare a un accordo che eviterebbe a Dani Alves di affrontare il dibattimento.

Si tratterebbe di un vero e proprio patteggiamento, attraverso il quale il brasiliano, che sostiene di avere avuto rapporti consensuali con la donna, andrebbe incontro a una pena ridotta di due terzi, quindi quattro anni, con un lauto risarcimento per la vittima. Tale accordo potrebbe prendere forma nei primi mesi del 2024, mentre in caso di processo vero e proprio le prime udienze sarebbero previste prima di Natale 2023.

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