ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

gazzanet

Celtic, Lennon: “Coronavirus? I miei giocatori come animali in gabbia. C’è chi si cucinerà da mangiare per la prima volta…”

GLASGOW, SCOTLAND - DECEMBER 08: Neil Lennon, Manager of Celtic celebrates his team's victory after the Betfred Cup Final between Rangers FC and Celtic FC at Hampden Park on December 08, 2019 in Glasgow, Scotland. (Photo by Michael Steele/Getty Images)

Il tecnico del club scozzese sull'emergenza Covid-19

Redazione ITASportPress

L'emergenza coronavirus è arrivata in tutto il mondo, compreso quello dello sport e del calcio. Italia e tutti i Paese d'Europa stanno facendo i conti con il Covid-19 e la quarantena o isolamento per evitare il contagio. In Scozia, c'è chi proprio rischia 'di impazzire' come i calciatori del Celtic. Lo ha ammesso l'allenatore della squadra Neil Lennon ai microfoni della BBC.

IN GABBIA - Il mister non fa giri di parole per descrivere come i suoi giocatori stanno vivendo questa situazione d'emergenza: "I miei giocatori sono come animali in gabbia. Sono uomini giovani e in forma abituati ad un modo di vivere quasi da reggimento. La loro routine è allenarsi e giocare. Tutto questo è andato. Alcuni di loro cucineranno per se stessi per la prima volta nella loro vita", ha spiegato Lennon. "Il cambiamento può mettere a dura prova la loro mente. Sono abituati all'intensità e all'improvviso questa non c'è. Siamo consapevoli della necessità di mantenere la salute mentale in queste circostanze. Dobbiamo tutti mantenere il nostro benessere".

GLASGOW - E sulla routine cittadina: "Sinceramente finché posso uscire e fare un po' di esercizio per la mia serenità allora sto bene. Però il silenzio è assordante quando esci a fare una passeggiata. Tutto è deserto. Dobbiamo solo andare avanti come meglio possiamo. Siamo tutti nella stessa barca. Mi manca davvero il calcio. Mi mancano i giocatori, lo staff, le partite. Mi manca tutto davvero. Devo anche dire, però, che non è male apprezzare ciò che hai". "La ripartenza? Penso che il calcio significherà molto di più dopo tutto questo. Ora torniamo alle nostre radici, torniamo alla vita della comunità con le persone che si guardano l'un l'altro, forse ci eravamo allontanati troppo da questo mondo. Ciò che sta accadendo è tragico, ma tutti si stanno riunendo per cercare di superarlo e questo è bellissimo".