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Coronavirus, il River Plate si rifiuta di giocare e lascia l’arbitro e la squadra rivale fuori dallo stadio

Diego Maradona si è schierato in favore degli acerrimi rivali

Redazione ITASportPress

Il Coronavirus continua a far calare il sipario su tanti match in Europa ma adesso anche in Sudamerica saltano gli incontri programmati. Il River Plate sabato sera non è voluto scendere in campo a causa dell’emergenza Covid-19. Il club di Buenos Aires avrebbe dovuto giocare contro l’Atletico Tucuman per la Copa de la Superliga ma già 24 ore prima della partita aveva reso nota la sua posizione e non ha aperto lo stadio Monumental lasciando fuori sia gli arbitri che gli ospiti. La federazione argentina ha risposto duramente alla decisione e ora i Milonarios vanno incontro a pesanti sanzioni. Diego Armando Maradona, attuale tecnico del Gimnasia de Plata e idolo assoluto del Boca Juniors, si schiera al fianco degli acerrimi rivali del River Plate riguardo la loro decisione di non scendere in campo: “Senti, a me le ‘Gallinas’ non vanno proprio a genio, ma stavolta hanno ragione a puntare i piedi e a non giocare”. Nel frattempo, Maradona si trova in isolamento in quanto soggetto a rischio coronavirus data l’età e i precedenti clinici. Lo ha dichiarato il medico sociale del Gimnasia, Flavio Tunessi: “Per quanto riguarda Diego stiamo prendendo misure precauzionali. È isolato in una stanza da solo al piano terra lontano dalla squadra”.