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De Bruyne: “Ad un passo dal Borussia di Klopp. Ma Mourinho…”

De Bruyne (getty images)

L'attaccante del Manchester City svela un retroscena

Redazione ITASportPress

La volata per assegnare la Premier League 2018/19 è ormai entrata nel vivo. Manchester City e Liverpool si stanno dando battaglia a distanza. Uno dei punti di forza dei Citizens è Kevin De Bruyne. Al belga, però, deve far un certo effetto lottare contro la squadra di colui che lo cercò a lungo e, per un soffio, non è stato il suo allenatore: Jurgen Klopp. Un retroscena svelato dall'attaccante agli ordini di Pep Guardiola a "The Players' Tribune". Queste le sue parole: "Quando sono tornato al Chelsea dal Werder Brema, diversi club tedeschi mi volevano. Klopp mi voleva al Borussia Dortmund e i giocatori che allenava mi piacevano, per cui pensai che il Chelsea mi avrebbe fatto andare lì. Invece Mourinho mi mandò un messaggio: mi disse che sarei rimasto, che ero parte della squadra. Pensai che era ottimo, che ero nei suoi piani. Ad inizio stagione ho giocato due delle prime quattro gare. Credevo di aver giocato bene. Non in modo brillante, ma abbastanza bene. Dopo la quarta gara, basta. Non ho più avuto un'occasione e neanche una spiegazione. A dicembre José mi ha chiamato nello spogliatoio, e credo sia stato un altro momento che mi ha cambiato la vita. Mi ha iniziato a dire "un assist, zero gol, dieci recuperi". Ci ho messo un minuto a capire di cosa stesse parlando, poi ha iniziato a parlare di Willian, Oscar, Mata, Schurrle e parlava di cinque gol, dieci assist o altri numeri. Io gli ho fatto notare che loro avevano giocato 15-20 partite, mentre io tre in totale. Parlammo della possibilità di andare via in prestito, mi spiegò che se fosse partito Mata sarei diventato la quinta scelta al posto di essere la sesta. Io fui onesto e gli dissi che volevo giocare. Lui lo ha capito e da lì tutto è cambiato".