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LA PRECISAZIONE

Derby di Madrid, Morata spiega l’esultanza: “Qui sono felice, voglio vincere”

Morata
Il grande ex ha aperto le marcature nel 3-1 dell'Atlético sul Real Madrid, esultando sotto lo spicchio dei propri ex tifosi: la spiegazione nel post partita
Redazione ITASportPress

Derby perso, con furiose polemiche arbitrali annesse e pure la beffa di un gol subito da un grande ex, esultante polemicamente.

In casa Real Madrid il 3-1 subito contro l'Atlético può lasciare almeno una speranza: difficile pensare che si ripetano tante negatività in una sola partita.


Ad aprire la notte da incubo per i Blancos al Civitas Metropolitano è stato il gol di Alvaro Morata, puntuale al 4' a girare in rete di testa un cross di Samuel Lino. L'ex juventino, in trance agonistica, è poi andato ad esultare sotto lo spicchio di tifosi del Real, la squadra per la quale ha giocato per cinque anni vincendo due Liga e due Champions League, battendo curiosamente in finale sue due ex squadre, lo stesso Atlético nel 2014 e la Juventus nel 2017.

Un gesto che ha scaldato i sostenitori ospiti, ma sul quale Alvaro ha glissato nel post-partita: "Non è importante contro chi segno e se segno, ma che vinca la squadra. È ovvio che per noi la partita contro il Real sia importante e speciale, sono contento di aver contribuito alla vittoria. Settimana scorsa contro il Valencia in campionato non è andata bene e in Champions contro la Lazio abbiamo subito una grossa delusione, quindi era importante ripartire subito con un buon risultato. Adesso però pensiamo già alla prossima partita”.

La sensazione comunque è che Morata all’Atletico abbia completato la propria maturazione non solo dal punto di vista tecnico. A 31 anni Alvaro è ormai un riferimento fisso anche per la nazionale e il feeling con Diego Simeone è ormai totale.

Morata, cresciuto nel vivaio dei Colchoneros tra i 13 e i 15 anni prima di approdare in quello del Real, dichiara il proprio amore per l’Atléti e confessa il proprio sogno: “Adesso sono un giocatore più maturo, sento il sostegno della tifoseria e la stima dei miei compagni. È un peccato che tra non molto dovrò smettere di giocare… Spero di farlo dopo essere riuscito a vincere un trofeo con questa maglia. Siamo un gruppo unito in cui tutti si sacrificano, guardate quello che fa Griezmann. Antoine come me vuole vincere la Liga e la Champions con l’Atlético”.

Eppure in estate c'era stata la possibilità di partire: “Non posso controllare quello che scrive la stampa tutti i giorni e neppure i rumors di mercato - la conclusione - Ho avuto delle proposte, ma mi sono seduto al tavolo con il mister e il mio agente, abbiamo parlato e mi è stato detto che volevano tenermi. Ora mi sento più importante per il club rispetto allo scorso anno”.

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