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Drogba rivela: “Mourinho mi ha aiutato a vincere la Champions League. Avevo paura, ma lui…”

Drogba rivela: “Mourinho mi ha aiutato a vincere la Champions League. Avevo paura, ma lui…”

"Ma un giorno gli ho sentito dire qualcosa di veramente interessante"

Redazione ITASportPress

Ha annunciato il ritiro nelle scorse ore, dopo vent'anni di carriera e di successi in sei Paesi diversi, Didier Drogba può finalmente godersi quanto di buono fatto nella propria carriera calcistica. Grande protagonista soprattutto con la maglia del Chelsea, l'attaccante ivoriano ha vinto tutto quello che si poteva vincere con la maglia del Blues. Dalla Premier League all'importante Champions League della stagione 2011-2012.

Ed è proprio su un aneddoto sul periodo magico della sua carriera con la maglia del club londinese che Drogba ha voluto soffermarsi in un'intervista rilasciata al Sun. L'ivoriano ha raccontato di essere riuscito a vincere la Coppa e a diventare un campione grazie a José Mourinho, alle sue parole di incoraggiamento che lo hanno portato a diventare uno dei più grandi attaccanti di tutti i tempi. In particolare, l'ivoriano si è soffermato sul momento in cui ha deciso di trasferirsi dal Marsiglia al Chelsea nel 2004.

SPAVENTATO - "L'unica volta in cui ho dubitato di me stesso è stata la volta in cui mi sono trasferito da Marsiglia a Chelsea", ha detto Drogba che poi ha continuato: "Due anni e mezzo prima ero un solo nella seconda divisione francese e poi, boom, improvvisamente ero in un club che è diventato uno dei più grandi del mondo". "Un nuovo paese, una nuova cultura ... e io ero dubbioso e mi chiedevo se non fosse tutto troppo veloce per me. Se potevo davvero farlo". Lo stesso attaccante poi ha aggiunto ammettendo: "Avevo un po' paura di fallire e dopo il mio primo anno difficile al Chelsea ho parlato con Jose Mourinho e gli ho detto 'Non sono felice qui. Forse il Chelsea non fa per me, ho bisogno di andarmene'".

L'AIUTO - "Ma lui (Mourinho n.d.r.) mi disse di restare che mi avrebbe aiutato. In Francia era tutto più tranquillo per me. Dopo un anno in Inghilterra cercavo ancora di trovare il modo di stare bene". E poi la svolta: "Ma un giorno ho sentito Mourinho dire qualcosa di veramente interessante. Ha detto 'se vuoi essere l'unico re, torna nella squadra dove stavi giocando prima e segna 100 goal. Ma qui al Chelsea ci sono 22 re, quindi devi accettarlo e lavorare insieme. Oppure andare via'. In quel momento ho capito che il Chelsea mi stava dando l'opportunità di andare oltre ciò che avevo già fatto. In quel momento ho capito che avevo bisogno di migliorare ed è per questo che sono diventato il giocatore che ero. E 'stato un rapporto speciale con Mourinho e ha davvero aumentato la mia fiducia e autostima, soprattutto quando mi diceva 'vorrei andare in guerra con te'".