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Everton, Niasse svela: “Koeman voleva distruggermi, usare la parola schiavitù è troppo”

Koeman (getty images)

"Ho lavorato duro per arrivare in Premier League, dovevo restarci e lui ha dovuto farmi un sacco di cose per niente belle affinché io mollassi"

Redazione ITASportPress

Momento delicato in casa Everton e non solo per la pesante sconfitta per 5-1 subita ieri in casa dall'Atalanta. Il pessimo avvio di stagione è costato la panchina a Ronald Koeman, per la gioia dell'attaccante senegalese Oumar Niasse che svelato diversi retroscena legati al tecnico olandese ai microfoni della BBC: "Quando è arrivato Koeman io ero davvero un buon obiettivo da distruggere, così lui ci ha provato, ma io sono stato forte abbastanza da restare. Ho lavorato duro per arrivare in Premier League, dovevo restarci e lui ha dovuto farmi un sacco di cose per niente belle affinché io mollassi: mi ha tolto l'armadietto e il numero di maglia, non potevo cenare con la squadra, mi ha escluso dall'allenamento mandandomi con la squadra delle riserve. È stata dura. Devi essere forte per affrontare una situazione simile. Usare la parola schiavitù è troppo, ma è molto difficile e questo è tutto ciò che posso dire".

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