Vincitore del Golden Boy 2022 e soprattutto del Trofeo Kopa assegnato da France Football al miglior giovane dell'anno. Gavi sta brillando al Barcellona e proprio alla rivista francese, in occasione del premio ricevuto, ha parlato un po' della sua crescita non dimenticando a chi deve molto per questo exploit.
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LE PAROLE
Gavi brilla al Barcellona e va controcorrente: “Devo dire grazie a Koeman”
Sull'arrivo al Barcellona avvenuto nel 2015: "Ero un po' preoccupato perché non sapevo cosa mi aspettasse qui. Ma i miei genitori mi hanno rassicurato. Mi hanno accompagnato perché avevo 10-11 anni. Vivevamo in un appartamento sulla Ramblas", ha spiegato Gavi. "I miei idoli di infanzia? Iniesta e Isco".
Un passaggio importante anche su chi ha grande merito per la sua crescita: "Koeman mi ha dato l'opportunità e gli sarò sempre grato per quello che mi ha insegnato", ha detto Gavi andando un po' controcorrente con quello che è l'opinione generale nell'ambiente blaugrana dell'esperienza avuta col mister olandese. "Il momento di maggiore tensione nelle prime partite che ho fatto? A San Siro prima di affrontare l'Italia nelle semifinali di Nations League era la prima volta che sentivo la pressione. Ero molto nervoso e le gambe mi tremavano, ma appena iniziata la partita mi sono sentito a mio agio".
Infine anche un rimpianto: "Non aver giocato con Messi. Non sono stato fortunato...".
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