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Ibrahimovic si racconta: “Io ho scelto Los Angeles, non il contrario. Quando sono andato via da Manchester ho detto a Mourinho…”

Ibrahimovic si racconta: “Io ho scelto Los Angeles, non il contrario. Quando sono andato via da Manchester ho detto a Mourinho…”

"Mi avevano detto di non andare in Premier League. Per me è stata una sfida"

Redazione ITASportPress

Potrebbe presto fare il suo ritorno in Italia, ma Zlatan Ibrahimovic coglie l'occasione per raccontare parte della sua carriera. A 37 anni, lo svedese ha giocato in nove squadre diverse, durante le sue 17 stagioni nell'élite del calcio mondiale. Dopo aver mosso i primi passi con Malmo e Ajax, l'attaccante ha vestito le maglie di Inter, Milan, Juventus, Barcellona, Paris Saint-Germain, Manchester United e LA Galaxy in Mls. Il mondo del pallone è cambiato in questi anni e lo stesso bomber racconta a Sport, le sue sensazioni durante la propria straordinaria carriera.

CAMBIAMENTO - "Quando ho iniziato a giocare l'obiettivo era fare bene, mostrarsi forte, tecnico e dimostrare di essere migliore. Non si trattava solamente di segnare gol, si trattava di chi aveva le migliori abilità, la tecnica migliore e l'ho portato con me ovunque andassi". Sulla prima esperienza in Italia alla Juventus, racconta: "Quando sono arrivato tutto era nuovo per me. Ogni giorno, almeno per 30 minuti volevo solo andare a casa, perché ero stanco e non volevo più calciare. Anche se grazie all'allenamento sono diventato una macchina da gol".

IN PREMIER - Diventato grande e dopo aver vestito le maglie anche di Inter, Milan, Barcellona e Paris Saint-Germain, andò al Manchester United nonostante i pareri delle persone che lo invitavano a non andare: "Mi hanno detto di non farlo, che non sarebbe stato bello per la mia carriera, che tutto quello che avevo fatto in passato sarebbe stato inutile se non avessi avuto un buon lavoro in Inghilterra. Ma queste parole mi hanno solamente stimolato e provocato e ho deciso che questa era la sfida che volevo", ha detto Ibra che ha aggiunto: "Avevo 35 anni, troppi forse per la Premier, l'ho fatta vecchia. Ma mi ci sono voluti solo tre mesi per convincere tutti di chi io fossi".

ADDIO - Ma poi l'infortunio al ginocchio e l'addio al Manchester United. Una separazione sofferta perché sentiva di non poter dare il massimo. Ed ecco il retroscena che lo stesso Ibrahimovic confessa: "Ho detto a Mourinho: non posso darti lo Zlatan a cui sei abituato, perché non sono pronto. Mi sentivo diverso, come se partissi da zero e dovessi insegnare il mio ginocchio a giocare a calcio".

STATES - Ma la carriera dell'attaccante svedese non è finita lì. Ibrahimovic, come è noto, è andato in Mls, nei LA Galaxy dove è tornato a segnare ed essere il migliore. Anche sulla sua decisione di andare negli States, il bomber rivela: "Mia moglie ha detto che un giorno le sarebbe piaciuto vedere cosa vuol dire vivere a Los Angeles, è stata una delle molte ragioni della mia scelta. Los Angeles non ha scelto me, io ho scelto Los Angeles. Sentivo che stavo dando loro qualcosa che prima non avevano e gli ho fatto un regalo. Hanno capito subito chi e cosa fossi e che tutte le cose che ho detto sarebbero accadute, mi ci sono voluti 10 minuti per presentarmi".