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La storia di Ossmah, rifugiato siriano che non può allenare

Fuggito dalla Siria e sgambettato da una reporter ungherese al confine serbo, era stato invitato al Centro Allenatori di Getafe, ma non può lavorare.

Redazione ITASportPress

Quella foto in cui veniva sgambettato dalla reporter Petra Laszlo mentre cercava di attraversare il confine serbo con in braccio il figlio di 7 anni, aveva destato grande commozione nel mondo. Ossamah Abdul Mohsen è un rifugiato siriano, ma anche un allenatore di calcio. La sua storia aveva spinto il presidente del Centro Allenatori di Getafe a invitarlo in Spagna, trovargli una casa, puntare al ricongiungimento familiare e aiutarlo a tornare ad allenare. Purtroppo, però, bisogna fare i conti con la burocrazia. Così come riporta Fox Sports, Ossamah "costa" 3mila euro tra stipendio e affitto e non potrà ricongiungersi alla moglie per almeno tre anni. La Federazione iberica non riconosce il suo patentino professionale siriano e, soprattutto, l'Ambasciata di Damasco non vuole rilasciare alcuni documenti.