ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

IL DRAMMA

L’appello della famiglia di Alberto Rentero: “No alle cure palliative”

L’appello della famiglia di Alberto Rentero: “No alle cure palliative” - immagine 1
Da promessa del vivaio dell'Atletico Madrid al coma, fino al calvario da un ospedale all'altro: la storia di Alberto Rentero e la lotta della sua famiglia per dare al figlio le cure necessarie per sopravvivere
Redazione ITASportPress

Una carriera da promettente centrocampista che però non riusciva a decollare e poi la decisione, nel 2022, di tentare l’avventura negli Stati Uniti attraverso una borsa di studio. Questo, in estrema sintesi, il percorso della prima parte di vita di Alberto Rentero, classe ’97, prodotto del vivaio dell’Atletico Madrid e con brevi esperienze nelle categorie inferiori spagnole con Alavés, Sanse e Pinto.

Il 13 novembre scorso, però, il destino era in agguato sotto forma di un terribile incidente stradale: Alberto, a bordo di una moto insieme a un amico e compagno di squadra, è stato travolto dall’auto guidata da una donna che proveniva dalla direzione opposta. Nel violentissimo impatto Rentero ha subito fratture multiple e danni neurologici. Operato con successo dopo essere entrato in coma, Alberto è però poi entrato in una drammatica spirale di negatività durante il periodo di riabilitazione.


Dopo essere riuscita a sostenere i costi per riportare il figlio in Spagna, nonostante la mancata copertura del viaggio da parte dell’assicurazione americana, la famiglia di Alberto si è affidata a una compagnia assicurativa privata spagnola, che tuttavia dopo poco ha smesso di coprire le spese sostenendo che gli obiettivi da raggiungere per la salute di Alberto, risvegliatosi nel frattempo dal coma salvo poi contrarre un’ulcera ad un occhio, erano troppo costosi da raggiungere.

La famiglia di Alberto accolse il consiglio di affidarsi ad un centro di previdenza sociale, dove non sono previsti limiti di spesa, ma il calvario è proseguito perché la struttura di neuroriabilitazione non era inclusa nella previdenza e perché nessuno degli ospedali successivi ai quali si sono rivolti i genitori del ragazzo è riuscito a sostenere le cure necessarie.

L’ultimo in particolare, l'ospedale San José, dove Alberto è attualmente in cura, ha chiesto il permesso di trasferire il ragazzo in un centro di cure palliative, scontrandosi con il parere della famiglia che ha invece avanzato richiesta per un nuovo cambio di clinica.

Amici ed ex compagni di squadra di Alberto si sono mobilitati con sottoscrizioni pubbliche per sostenere le spese, arrivando a raccogliere più di 100.000 euro, cifra non ancora sufficiente. Alberto Rentero, omonimo padre dello sfortunato ragazzo, è concentrato solo sulla ricerca di una nuova struttura che accolga il figlio, le cui condizioni stanno migliorando lentamente, ma che ha bisogno di nuove e urgenti cure.

tutte le notizie di

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.