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IL BOMBER

Lewandowski: “Al Barcellona come un bimbo in un negozio di giocattoli. Grazie a Guardiola…”

Barcellona Lewandowski
Il bomber polacco e le prime settimane da giocatore blaugrana.

Redazione ITASportPress

In un'intervista al giornalista polacco Tomas Wlodarczyk, di meczyki.pl, ripresa anche da Sport.es, RobertLewandowski ha raccontato le sue sensazioni relativamente al trasferimento al Barcellona, le emozioni dopo tanti anni passati in Germania e anche qualche aspetto riguardante il gioco e lo stile blaugrana a cui, in un certo senso, era stato "preparato" dai tempi di Guardiola al Bayern Monaco.

Sulle prime emozioni al Barcellona e dopo la vittoria del Trofeo Gamper di domenica, il polacco ha detto: "Mi sento come un bambino piccolo che entra in un enorme negozio di nuovi giocattoli. Quello che provo a Barcellona finora è pura felicità e motivazione per iniziare questo nuovo capitolo", le parole del polacco.

Da sottolineare le motivazioni che lo hanno portato a cambiare dopo tanti anni in Germania: "Avevo la sensazione che a Monaco stessi perdendo nuove sfide. Ho vinto tanti titoli e riconosco che sentivo sempre meno intensità. Avevo bisogno di un'altra sfida. Una spinta. Un cambio di ambiente".

E ancora: "Ho sempre voluto giocare nella Liga, vivere in Spagna, vedere com'è la vita qui. 12 anni in Germania sono tanti. Ho ottenuto tutto lì. Non volevo stare davanti allo specchio e pensare a quei 12 anni dicendomi: 'Perché non ci hai provato? (ad avere nuove sfide altrove ndr) Ci sarebbero molte domande senza risposta", ha ammesso Lewandowski.

Di particolare interesse alcuni passaggi su Guardiola e il calcio del Barcellona: "La filosofia di Guardiola e il suo stile di cura e gestione della squadra credo sostanzialmente fosse quello che ha avuto al Barça e al Bayern Monaco. Xavi è molto simile a Guardiola. Erano entrambi '6', hanno lavorato insieme. Pensano il calcio allo stesso modo. Con quel ricordo in mente, il Barça era l'unica opzione per me ed è stata una grande preparazione quando ero lì. Non ho parlato con Guardiola prima di venire al Barcellona ma penso che quando ero con lui al Bayern sia stata per me una grande preparazione per arrivare un giorno qui, anche per la lingua. Erano tutti spagnoli nello staff e in quella squadra c'erano 8 nazionali spagnoli".

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