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Courtois si è ripreso il Real Madrid: “Voglio vincere tutto. Rivalità con Keylor Navas? Se ne parlava troppo…”

Redazione ITASportPress

Sugli allenatori: "Conte? Il migliore tatticamente. Mourinho un vincente"

Un avvio difficile di stagione ma, adesso, Thibaut Courtois si è ripreso il Real Madrid. Il portiere belga, dopo aver conquistato, anche grazie alla partenza del rivale Keylor Navas, il posto da titolare fisso, si è messo in evidenza tornando alle prestazioni a cui aveva abituato tutti i tifosi anche prima del suo approdo in blancos. Parlando in esclusiva a Marca, l'estremo difensore ha raccontato la svolta della stagione ma ha anche commentato tutti i rumors sul suo rapporto con l'ex portiere della Costa Rica, passato al Paris Saint-Germain nell'affare che ha portato Areola in Spagna.

CRITICHE - Un avvio di annata difficile che Courtois racconta così: "Forse in qualche partita di campionato non siamo riusciti a vincere, ma credo che le critiche peggiori siano arrivate dopo il ko contro il Paris Saint-Germain. Il clamore è aumentato in quel momento, ma io sono sempre stato calmo, perché so come mi alleno. Ero sicuro che, alla fine, le cose sarebbero finite nel modo migliore. Ora sono felice ma non rilassato perché voglio lottare per vincere la Liga, la Champions League, e tutto".

RINASCITA - "Quando è avvenuta la svolta? Beh, ricordo di essermi sentito molto bene dopo due assenze contro il Galatasaray. Sono caduto in basso ma mi sono ripreso con fiducia e mi sono rialzato. Lo ha detto anche Roberto Martínez (ct del Belgio ndr). Personalmente mi sono accorto del cambiamento personale perché credo sempre di fare tutto allo stesso modo, ma da quel momento ho azzerato tutto e sono cresciuto".

KEYLOR NAVAS - E sulla rivalità con Keylor Navas, poi trasferitosi a Parigi: "L'addio di Keylor Navas ha cambiato qualcosa? Alla fine è come nella vita. Con alcuni hai più relazioni e parli di più. Era un partner di ruolo e c'era sempre molto da fare. Credo che la differenza, adesso, siano i rumors esterni. Ora non ce ne sono o sono di meno. All'interno, tra noi, non c'erano problemi. Eravamo due portieri che volevano giocare e si allenavano bene per farlo. Ora con Areola è lo stesso. Lui è un magnifico portiere ma se ne parla di meno. Sembra esserci meno dibattito fuori".

ALLENATORI - Spazio poi anche ai mister avuti in carriera: "Simeone? Un grande motivatore. Ci ha fatto superare i nostri limiti. Mourinho? Molto impegnativo come allenatore ma un vincente. Conte? Credo che tatticamente sia il migliore mai avuto. Zidane? Sa coinvolgere tutta la squadra e motivarla bene".