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Zozulya sfida le critiche: “Dette falsità sul mio conto. Soffro da tre anni”

Il calciatore ucraino è stato accusato di razzismo

Redazione ITASportPress

"Sono tre anni che soffro per quanto mi viene detto da alcune persone, io sono semplicemente un calciatore". Roman Zozulya torna a parlare e a far parlare di sé. Il calciatore ucraino, in forza all'Albacete, ha deciso di abbandonare il terreno di gioco in seguito alle offese rimediate dai tifosi del suo ex club, il Rayo Vallecano. Il motivo di questo astio sarebbero le sue simpatie per l'estrema destra, con accuse di razzismo. Zozulya prova a spiegare le sue sensazioni in conferenza stampa: "Ho fondato un movimento civile volontario nel mio Paese con l'obiettivo di salvare delle vite, ma questo non ha mai avuto niente a che fare con le armi. Aiutare l'Ucraina non è un delitto. Al Rayo, dopo aver firmato il contratto, sono stato mandato via perché considerato razzista: qualcosa di totalmente falso. Basti pensare che il mio migliore amico è Jérémie Bela, un calciatore di colore. La Spagna è la mia seconda casa, sono qui da tanti anni e voglio ringraziare la società e i miei compagni per il sostegno che mi hanno dato. Io penso solamente a vincere e a difendere la maglia dell'Albacete. Il resto non mi interessa".