Intervistato da Le Parisien, Didier Deschamps, ct della Francia,ha parlato a lungo anche della difficile scelta delle più importanti Federazioni di far riprendere i campionati di calcio o sospenderli definitivamente. In patria, il Governo francese ha stabilito lo stop alla Ligue 1 non senza critiche. Il torneo che ha visto il Psg essere nominato campione è stato l'unico tra i principali campionati d'Europa a fermarsi. In Spagna, Inghilterra e Italia, invece, si sta facendo di tutto per riprendere. In Bundesliga, invece, la ripartenza è già avvenuta e si sono già giocati tre turno dopo lo stop per il coronavirus.
gazzanet
Deschamps: “Giusto fermare Ligue 1. Chi gioca lo fa per aspetti economici…”
Il ct della Francia favorevole allo stop del campionato francese
Deschamps: "Chi gioca lo fa per motivi economici"
"Nel calcio, la ripresa di alcuni campionati risponde innanzitutto ad un discorso economico", ha esordito il ct della Francia Deschamps. "Spagna e Inghilterra, due delle più importanti Federazioni, stanno pianificando di riprendere la Liga e la Premier League, ma hanno deciso di non riprendere i campionati femminili, che generano entrate molto inferiori". In Francia il presidente Macron, invece, ha stabilito lo stop: "La decisione del governo mi è sembrata coerente e saggia. Bisogna accettarla. Non voglio fare l'insegnante, per questo non mi sono mai espresso. Non è il mio ruolo, non ho mai voluto presenziare alle discussioni infinite che ci sono state. Solo una persona può decidere ed è il presidente della Federazione. Il nostro presidente sa prendere le decisioni migliori al momento giusto e lo ha fatto, fortunatamente per il calcio francese", ha detto Deschamps.
Il connazionale Kanté
Il ct della Francia, poi, si è soffermato anche sul caso N'Golo Kanté, centrocampista del Chelsea, che ha chiesto e ottenuto di non allenarsi con i blues a causa della sua paura di contrarre il coronavirus: "Non solo lo capisco, ma trovo esemplare il suo caso. È gentile, ha sempre un sorriso per tutti. Ha espresso i suoi sentimenti e io lo rispetto per questo. È bello che il suo club lo abbia ascoltato e abbia esaudito il suo desiderio. Il calcio è il loro lavoro e la loro passione, ma i giocatori non possono vivere la situazione attuale in modo spensierato. Non possono non essere preoccupati".
© RIPRODUZIONE RISERVATA