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Manchester United, l’ex Scholes rivela: “Ho comprato gli scarpini in un negozietto per tenere segreto il mio ritorno…”

Scholes (Getty Images)

La leggenda dei Red Devils racconta il momento in cui ha deciso di tornare a giocare dopo il ritiro

Redazione ITASportPress

"Paul Scholes, ex centrocampista del Manchester United, ha raccontato il momento in cui ha deciso di tornare a giocare dopo aver annunciato il ritiro. Nel maggio 2011, infatti, la leggenda dei Red Devils, sembrava aver appeso gli scarpini al chiodo, ma solamente 8 mesi dopo il Silent Hero (così è conosciuto dalle parti dell’Old Trafford) aveva deciso di vestire di nuovo i panni di calciatore dopo che lo United aveva subito numerosi infortuni ed era rimasto senza centrocampisti.

""Mi stavo allenando e mi sentivo bene. Il Manchester United ha avuto un sacco di infortuni, nessun centrocampista centrale era in forma e Phil Jones e Fabio da Silva sono stati costretti a giocare a centrocampo durante una sfida contro il Blackburn all'Old Trafford. Questa è stata la fine di Pogba, perché pensava che avrebbe giocato al loro posto, ma non stava facendo abbastanza bene. Ho parlato con Gary e Phil (Neville) per vedere cosa pensavano. Poi sono andato dal vice allenatore Mick Phelan, ero nervoso, ma Mick ha pensato che fosse una grande idea. Il giorno dopo ho bussato alla porta di Fergie e lui ha detto 'bene, facciamolo subito, lasciami chiamare David Gill e sistemeremo i contratti'".

"Dopo il via libera della dirigenza, Scholes ha rivelato che per non fa sapere del suo ritorno è stato costretto a comprare un paio di scarpini in un negozio locale. Il centrocampista inglese non aveva alcuno sponsor e nessuno sapeva che sarebbe tornato: solo Ferguson e pochissimi altri dell’entourage conoscevano la sua decisione, mentre tutti gli altri (compagni di squadra inclusi), avrebbero appreso la notizia solamente al momento dell’ingresso nello spogliatoio prima della partita.

""Dovevamo giocare contro il City e ricordo che sono dovuto andare in un negozio del posto a comprare un paio di scarpini perché non ne avevo nemmeno uno! Non avevo uno sponsor, e non potevamo far sapere alla Nike quello che era successo. All'epoca non lo sapevo, ma le scarpe che ho preso erano una fregatura", ha dichiarato Scholes ai microfoni di BT Sport.