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Mihajlovic: “Vado all’estero perché sono stufo dell’Italia”

Le parole di Sinisa Mihajlovic ai microfoni di Sky Sport

Redazione ITASportPress

Intervistato da Sky Sport 24, l'ex allenatore di Milan e Torino, tra le altre, ha toccato varie tematiche inerenti al periodo che si sta attraversando, in una sosta per dar spazio alle Nazionali con vista sul derby di Milano. Ecco le sue parole.

NAZIONALE - "Ho visto un'Italia in crescita, però è ovvio che la squadra di Roberto Mancini fa fatica a trovare la via del gol. Si può giocare con il 'falso nove' ma è importante avere dei giocatori là davanti che la buttino dentro, come Immobile che in campionato segna tantissimo e Belotti, anche se quest'ultimo è reduce da un periodo non semplice. Ma la base di partenza è buona: Bernardeschi, Insigne e Chiesa sono tre giocatori che costituiranno la colonna portante dell'Italia che verrà. Poi è ovvio che con tanti giovani in organico non si riesca a trovare la giusta alchimia sin da subito. La stessa cosa è capitata anche a me quando allenavo la Serbia".

DERBY, PARTITA A SÈ - "In entrambe le squadre mi sono trovato molto bene. Mi auguro un pareggio. Da come la vedo io, sia Milan che Inter si trovano alla pari in questo momento, parlando di livello tecnico. Non ci sono favorite, perché il derby è impronosticabile. La favorita solitamente perde. Spero che sugli spalti i tifosi vincano, riempiendo lo stadio ed assistendo ad una grande partita, nonostante a Milano il derby sia differente rispetto a quello di Roma, a livello di tensione".

FUTURO - "Vorrei provare qualcosa di diverso, andando ad allenare all'estero oppure in Asia, perché mi sono un po' stufato dell'Italia. Ho anche rifiutato delle proposte provenienti da alcuni club italiani proprio perché ho bisogno di fare altro. Poi chissà, magari tra 5-6 anni tornerò qui".