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Paquetà si confessa: “Al Milan sentivo troppa pressione. Ora sono un giocatore migliore”

Paquetà (Instagram Paquetà)

Il brasiliano si racconta

Redazione ITASportPress

Lucas Paquetà torna a parlare anche del Milan. Il centrocampista offensivo del Lione ha concesso una lunga intervista a L'Equipe nella quale ha raccontato anche alcuni aneddoti sull'esperienza in rossonero e sul rapporto stretto avuto con Leonardo, attuale ds del Paris Saint-Germain ma ex dirigente del Diavolo.

Paquetà, tra passato e presente

 Paquetà (Instagram)

"Se segno tanti gol è per la pressione di Rudi Garcia? No, non si tratta di una questione di pressione. Né del mister né in generale. Semplicemente sto meglio. Al Milan mi ero messo da solo molta pressione. Troppa. Ora qui dove mi mette il tecnico mi impegno e cerco di dare il meglio. Tutto qui", ha spiegato Paquetà.

"La pressione al Milan legata alle forti aspettative? No, conoscevo la mia responsabilità, sapevo perché ero là. Poi le cose non vanno sempre come dovrebbero. Ci si immagina delle cose, ci si mette pressione addosso... Non so spiegare bene, ma a volte non c'è una vera spiegazione per quanto accade. Succede e basta. In ogni caso l'esperienza al Milan mi è servita per crescere e migliorare. Ora sono un giocatore migliore. Sono un Paquetà diverso, un Paquetà più forte che ha ritrovato l'essenza di quello che era al Flamengo. La pressione c'è ancora e ci sarà sempre, ma non arriva più da me stesso".

"Il rapporto con Leonardo? A Milano, sono arrivato in un nuovo Paese, in un nuovo continente, era una lingua diversa. Leonardo mi ha aiutato molto, mi ha accompagnato. In una mezza stagione con lui, le cose sono andate bene per me. Possiamo dire che era il mio mentore, sì. Ma poi è andato a Parigi. In quel momento mi sono sentito un po' solo".