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Pasquato sogna la Nazionale: “Giovinco insegna che tutto è possibile”

Il fantasista cresciuto nella Juventus è rinato al Legia Varsavia: "Meglio l'estero che un prestito in B o C..."

Redazione ITASportPress

Non siamo al "Se Maometto non va alla montagna, è la montagna che va da Maometto", ma poco ci manca. Nell'attesa di capire se il sogno di Cristian Pasquato di indossare la maglia della Nazionale è ancora realizzabile, è stata la... Nazionale ad andare da Pasquato.

Scherzi a parte, la trasferta degli Azzurri in Polonia per la Nations League ha riportato alla ribalta la storia del fantasista prodotto del vivaio della Juventus, capace di ricostruirsi una carriera approdando proprio in Polonia, al Legia Varsavia, dopo i tanti prestiti deludenti delle ultime stagioni.

Intervistato da Il Corriere della Sera, Pasquato ricorda le emozioni vissute ai tempi dell'Under 21: "Da ragazzo la maglia della Nazionale mi ha dato sensazioni fortissime, ma per me adesso resta solo un sogno. Comunque le convocazioni di Piccini e Giovinco dimostrano che se fai bene all’estero, niente è precluso. È già il segnale di un cambiamento" ha detto Pasquato, alludendo alla "chiusura" ai giocatori che militano all'estero avvenuta durante la gestione Ventura.

Il primo amore però non si scorda mai, anche se Cristian rinnega proprio le tante stagioni in prestito, prima della svolta polacca...: "Ringrazierò sempre la Juve, che mi ha portato a Torino quando avevo 14 anni, ma è importante anche il progetto che si costruisce attorno a un giocatore: se vai sempre in prestito può essere un problema. Consiglio a tutti i giovani italiani di andare in una prima divisione all’estero, piuttosto che in B o in C. È più formativo, anche dal punto di vista umano. In Polonia si vive benissimo, gli stadi contro di noi sono sempre pieni, i tifosi caldi".