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Piqué: “Ferguson è stato come un padre. Mi ha ispirato. Neymar? A Barcellona era felice…”

Piqué (getty images)

"Futuro? Mi vedo più come un imprenditore o un uomo d'affari. Gestire ventiquattro calciatori con il loro ego è difficile"

Redazione ITASportPress

Interessante intervista rilasciata dal difensore del Barcellona Gerard Piqué a L'Equipe. Lo spagnolo ha parlato di alcuni temi caldi del calcio europeo e, ovviamente, in modo particolare del Barcellona. Ma anche del suo passato, del suo futuro e del recente calciomercato.

NEYMAR - Tema di grande attualità, il mancato passaggio di Neymar al Barcellona: "Che idea mi sono fatto di questa situazione? Quello che mi viene in mente dopo tutto ciò è che non ha senso che il mercato si chiuda dopo la terza giornata di campionato. Deve chiudersi prima dell’inizio della stagione. Tutte queste voci sono state inutili, perché alla fine Neymar è rimasto a Parigi, ma sono sicuro avranno un impatto sul gruppo. Non possiamo concentrarci sulla cosa essenziale che è vincere le partite. Neymar è un grande giocatore e mi aspetto che abbia una buona stagione con il Psg. Vedremo per il futuro. So solo che quando giocava per il Barcellona era felice".

PASSATO ... - Prima di approdare al Barcellona, Piqué ha giocato per il Manchester United. Lo spagnolo era ancora molto giovane ma ha avuto l'opportunità di essere gestito da Sir Alex Ferguson: "Era come un secondo padre per me. Avevo 17 anni quando sono arrivato lì. Ho lasciato la mia famiglia, i miei amici, è stata la decisione più difficile della mia carriera. Mi ha aiutato molto. Il modo in cui affrontava le pressioni, come controllava il club, mi ha ispirato. Ciò che mi ha impressionato è stata la leadership che ha mostrato in caso di sconfitta, perché è nella sconfitta che vediamo i veri leader. È stato fantastico. Imparavo da lui ogni giorno. Lo sento ancora oggi e gli piace anche il tennis! Quando Andy Murray stava giocando, c'era sempre uno schermo acceso durante le sue partite...".

... FUTURO -  Dal passato a quello che sarà il suo futuro. Piqué non si vede allenatore ma ha le idee precise: "Mi vedo più come un imprenditore o un uomo d'affari. Gestire ventiquattro calciatori con il loro ego è difficile. Non mi vedo in questa posizione", ha concluso lo spagnolo.