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IL RACCONTO

Mijatovic e quel ricordo con Suker: “Ho dormito più con lui che con mia moglie”

Mijatovic e quel ricordo con Suker: “Ho dormito più con lui che con mia moglie” - immagine 1
L'attaccante montenegrino ha parlato del suo rapporto con Suker durante il conflitto nei Balcani

Redazione ITASportPress

Nel podcast di Juan López Córcoles dedicato ai calciatori jugoslavi, sono state ricordate le figure importanti di Pedja Mijatovic e Meho Kodro, montenegrino e bosniaco che hanno militato in diversi club spagnoli, tra cui Real Madrid e Barcellona.

L'opera, integrata nel Podcast SER, ha analizzato il percorso calcistico e politico dei migliori calciatori balcanici dell'epoca: “Tutti noi che avevamo talento abbiamo lasciato la Jugoslavia dal 93 al 95, più o meno. In Jugoslavia la vita era molto bella. Eravamo il punto di riferimento per il resto dei paesi dell'est. Nel 1987 siamo stati campioni del mondo Under 20 in Cile. Abbiamo avuto un'ottima generazione. Nessuno scommetteva due dollari su di noi perché vincere il Mondiale era praticamente impossibile…”, dice Mijatovic.

Tuttavia, quella squadra è stata stroncata sul nascere quando è scoppiato il conflitto jugoslavo negli anni '90. “I giocatori non avevano la sensazione che stesse accadendo qualcosa di grave. Nel 1992, quando ci siamo qualificati per l'Eurocup, sono iniziati i problemi. I croati non volevano viaggiare, i serbi e i montenegrini sì, i bosniaci e i macedoni, alcuni sì e altri no…”, spiega ancora l'ex giocatore di Valencia e Real Madrid.

L'arrivo al Mestalla, infatti, viene ricordato da Mijatovic come qualcosa, ad oggi, impensabile: “Sapevo poco del Valencia, solo che lì aveva giocato Kempes, il mio idolo. Sono arrivato nel 1993, ma a causa dell'embargo dell'anno precedente non potevo giocare partite internazionali con il Partizán o con la nazionale. Nessuno mi conosceva. Il mio arrivo a Valencia è stato traumatico. Alla presentazione sono venuti pochi giornalisti. La prima domanda era cosa stesse succedendo. Tra me e me mi sono detto: madre di Dio!"

Una delle polemiche riguardanti Mijatovic ha avuto a che fare con l'amichevole che la Croazia giocò contro la Spagna al Mestalla solo un anno dopo: “Decisi di andare a trovare i croati nel loro albergo, era l'anno 1994. C'erano le telecamere. Nel mio paese mi chiamavano traditore e tutto, ma non consideravo che quelli che erano stati miei compagni fossero miei nemici. I politici si dedicano alla politica e i calciatori al calcio."

A Madrid, poco dopo, Mijatovic conosce Suker, di nazionalità croata ma suo amico. “Ero suo amico. Non abbiamo parlato tanto perché non c'erano motivi, ma non abbiamo mai affrontato il tema della guerra. Non eravamo interessati. Davor è una persona che sorride sempre, allegra, con energia positiva. Non è difficile andare d'accordo con lui. Eravamo coinquilini. A volte scherzo con mia moglie: 'ho dormito più con Suker che con te!'"

Pedrag Mijatovic

 

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