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Caballero sta con Kanté: “Capisco sua paura. Ha avuto sintomi da coronavirus”

Caballero (getty images)

Il portiere del Chelsea sui timori del compagno nel riprendere gli allenamenti di squadra

Redazione ITASportPress

La Premier League pensa a tornare in campo. Sembra che dopo la Bundesliga, anche il campionato inglese si appresti a fare ritorno sul terreno di gioco per portare a termine la stagione 2019-2020. Tanti ancora i dubbi, soprattutto nei calciatori. In casa Chelsea, emblematico il caos attorno al centrocampista N'Golo Kanté, impaurito dal possibile contagio e assente dalla ripresa degli allenamenti per sua scelta con l'approvazione della società. Intervenuto ai microfoni di TNT Sports, Willy Caballero, portiere blues, ha parlato anche della situazione del compagno di squadra e della sua decisione.

Caballero sta con Kanté

 Kanté Chelsea (Getty Images)

"È molto comprensibile che non voglia allenarsi", ha esordito Caballero. "È risultato negativo al Covid-19 ma ha avuto un brutto periodo durante la quarantena con sintomi del virus che lo hanno spaventato. Io personalmente ma noi come squadra lo rispettiamo e lo aspetteremo finché non si sentirà in grado di riprendere. N'Golo è una persona umile e un grandissimo lavoratore e se non può riprendere ha le sue buone ragioni. Abbiamo avuto numerosi riunioni via Zoom con Frank Lampard e ltri calciatori e ha detto di non sentirsi al sicuro a tornare ad allenarsi per come si è sentito nelle ultime settimane".

Il caso Kanté

Il centrocampista francese campione del mondo avrebbe chiesto e ottenuto al Chelsea la possibilità di non allenarsi a causa del suo timore di contrarre il virus. Non solo. La decisione di Kanté potrebbe comportare la fine della sua stagione di Premier League in anticipo. Infatti, stando agli ultimi rumors, il club inglese non avrebbe intenzione di forzare la mano al giocatore che ha dovuto fare i conti anche con un recente lutto in famiglia: la scomparsa di suo fratello a causa di un infarto. Secondo il Daily Mail, quindi, potrebbe essere plausibile non vedere sino al termine dell'annata il giocatore in campo insieme a i compagni.