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Guardiola (getty images)
La Premier League torna a pensare al calcio giocato. Dopo l'apertura del Governo, a creare qualche patema alla possibilità di rivedere le squadre in campo erano stati alcuni calciatori che, tra timori e incertezze, sembravano poter giocare un ruolo chiave nella non rupartenza della stagione.
Al momento, le società hanno ripreso con gli allenamenti, individuali e di squadra. Anche in casa Manchester City si è tornati in campo e il tecnico Pep Guardiola, ai microfoni del sito ufficiali del club, ha mostrato il proprio entusiasmo per la ripartenza dei lavori sul campo.
Cappellino in testa, mascherina di sicurezza a coprire bocca e naso. Questo il look di Pep Guardiola nella prima intervista ai canali ufficiali del Manchester City alla ripartenza degli allenamenti già avvenuta per altro da alcuni giorni: "Si sono presentati in forma perfetta", ha spiegato il manager catalano. "Penso che non vedano l’ora di tornare a fare quello che gli piace. La cosa più importante ora è seguire le norme, il protocollo, dobbiamo farlo. Quando c'è una situazione così particolare in giro per il mondo, bisogna adattarsi. Penso che tutti i tifosi stiano aspettando di tornare a vedere delle partite. Vogliamo tornare in campo ma oggi le priorità sono altre".
Guardiola, che durante l'emergenza coronavirtus ha perso anche sua madre, ha avuto parole importanti per tutto il mondo, sportivo e non: "Il messaggio da dare adesso è ancora lo stesso: ‘state al sicuro, siate attenti e quando sarà possibile, torneremo’". "Noi eroi perché torniamo in campo? Noi speriamo di poter riprendere la nostra routine al più presto ma i veri eroi sono i medici, gli infermieri, tutte quelle persone che stanno affrontando o hanno affrontato da vicino il coronavirus. Tutti quelle persone che hanno lottato per dare una mano a chi stava male", ha concluso Pep Guardiola.
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