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Liverpool Henderson (getty images)
Un'annata da incorniciare sotto l'aspetto sportivo. Decisamente meno dal punto di vista umano. Jordan Henderson, centrocampista e capitano del Liverpool, è combattutto mentre ripercorre il suo 2020 e quello della squadra che, dopo 30 anni, è riuscita a portare a casa il titolo di campione della Premier League.
Intervistato da Sky Sports, il classe 1990 ha ammesso di vivere emozioni contrastanti e di aver ottenuto una nuova consapevolezza interiore.
"Da bambino sognavo di giocare in Premier League, in Champions League e per la Nazionale inglese, quindi è un grande onore poterlo fare. È anche molto importante per me fare quello che faccio ogni giorno, perché lo adoro", ha detto Henderson. "Raggiungere ciò che abbiamo ottenuto negli ultimi anni - vincere la Champions League, vincere il campionato inglese, vincere la Supercoppa UEFA e vincere la Coppa del Mondo per club è davvero incredibile. Finora, il mio viaggio nel mondo del calcio è stato buono. Suppongo che ci siano stati molti alti e bassi durante questo periodo, ma mi sono divertito ogni minuto e spero possano esserci altri momenti di questo tipo".
Ma poi, anche il rovescio della medaglia: "Ad essere onesti, questo 2020 è stato un ottovolante. Da un lato, ho realizzato il mio sogno di una vita: sono diventato il campione d'Inghilterra. Ma date le circostanze, tutto è stato molto strano. Molte cose brutte stavano accadendo nel mondo, le persone soffrivano molto per il Covid-19 e ho capito che ci sono cose più importanti del calcio. Spero che il 2021 possa essere un po' più positivo sotto questo punto di vista e che si possa tornare alla vita normale".
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