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Micah Richards racconta: “Mancini scatenò quasi la terza Guerra Mondiale al City. Tutti volevano aggredirlo perché…”

MANCHESTER, ENGLAND - MAY 07:  Manchester City Manager Roberto Mancini gestures during the Barclays Premier League match between Manchester City and West Bromwich Albion at the Etihad Stadium on May 07, 2013 in Manchester, England.  (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

L'aneddoto del difensore sui tempi in maglia Citizens sotto la guida del tecnico italiano

Redazione ITASportPress

Non solo il racconto su Mario Balotelli, Micah Richards ne ha anche per Roberto Mancini e quella 'Guerra Mondiale' quasi scoppiata all'interno dello spogliatoio del Manchester City. Nel corso dell'intervista a Goal, l'ex difensore anche della Fiorentina ha rivelato alcuni dettagli di un episodio alquanto curioso avvenuto in un momento di emergenza per la rosa Citizens.

GUERRA - Tutto avvenne quando a causa della Coppa d'Africa Yaya Touré partì lasciando la squadra senza il suo pilastro: "Sapevamo quanto fosse importante per la nostra squadra, era un giocatore che quando si accendeva non poteva essere contenuto da nessuno al mondo. Era una parte essenziale della squadra, quando se ne andò per un mese rischiammo di perdere alcune partite vitali". E poi il retroscena: "Ricordo bene che dopo una sconfitta con l'Everton, nel periodo in cui Yaya non c’era, Mancini causò quasi una terza Guerra Mondiale nello spogliatoio. Ci disse: 'Non potete farcela senza Yaya'. Lo spogliatoio esplose, non ho mai visto nulla di simile. Volevamo tutti aggredire Mancini". Ma una volta che tutto si calmò, lo stesso Mancio ammise al gruppo di aver intenzionalmente detto certe cose: "Quando le cose si calmarono, lui ci disse: 'L’ho fatto di proposito, perché sapevo avrei visto questa reazione. E avete reagito esattamente come voglio che facciate ogni singola settimana in campo'".