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Rhys Williams, dalle giovanili alla prima squadra del Liverpool: “Nessuno sapeva chi fossi. Salah, Mané e Firmino mi fanno venire il mal di testa”

Rhys Williams (getty images)

Parla il giovanissimo difensore Reds

Redazione ITASportPress

Una stagione sicuramente da ricordare e non solo per le modalità con cui si sta svolgendo. Rhys Williams, difensore del Liverpool, ha visto la sua carriera avere una svolta decisamente verso l'alto. Dalle giovanili dei Reds alla prima squadra e, complice anche i vari infortuni in difesa della rosa di Klopp, anche il debutto in Premier League e un ruolo da protagonista. Parlando ai microfoni di Goal, il classe 2001 ha raccontato le sue emozioni per l'annata in corso.

Rhys Williams: "Nessuno della prima squadra sapeva chi fossi"

 Rhys Williams (getty images)

"Non mi aspettavo tutto questo ad essere onesto. Diciamo che è un sogno che si realizza", ha ammesso Rhys Williams relativamente all'annata in corso. "Diciamo che ho fatto bene in alcune gare, ma ho anche commesso degli errori. Ho 19 anni e devo ancora imparare".

E in effetti era difficile pronosticare che un ragazzo appena promosso in prima squadra potesse subito ritrovarsi ad allenarsi con calciatori del calibro di Salah o Alisson: "Quando sono arrivato la prima volta, nessuno sapeva chi fossi", ha raccontato il difensore. "Solitamente quando un ragazzo arriva, il 90% dei giocatori 'più anziani' sanno di chi si tratta. Nel mio caso no, nessuno mi conosceva. Ero nervoso, ma volevo solo mostrare le mie capacità".

Sull'esordio: "L'ho saputo all'ora di pranzo, poco prima della partita contro il Tottenham. Mi dissero che Joel (Matip ndr) non aveva recuperato dal problema alla schiena. Ho iniziato a sudare. Ma avevo bisogno solo di concentrarmi, pensare a cosa dovevo fare. Certo, giocare subito contro Kane e Son non era il massimo ma credo di aver fatto bene".

Poi una curiosità relativamente agli allenamenti: "Salah, Mané e Firmino mi fanno venire il mal di testa", ha raccontato il giovane difensore. "Loro si allenano sempre al 100% ed è davvero difficile affrontarli".

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