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Scholes e la squalifica nel ’99: “Nessun fallo, ma Deschamps sembrava una ragazzina”

Redazione ITASportPress

Le parole dell'ex centrocampista inglese

Dal sogno all'incubo. Tutto per colpa di un cartellino giallo di troppo. E' accaduto a tanti giocatori, compreso Paul Scholes. L'ex centrocampista inglese ha dovuto rinunciare a giocare la finale di Champions League nel 1999 proprio a causa di un'ammonizione che gli è costata una squalifica nel turno successivo. L'episodio si è verificato nella semifinale tra i Red Devils e la Juventus. I bianconeri hanno strappato il pareggio per 1-1 all'Old Trafford, ma sono stati rimontati e superati per 3-2 a domicilio, dando addio alle chance di giocarsi la quarta finale consecutiva. Lo United, invece, si è preso il pass per l'ultimo atto della competizione, poi vinto, pur dovendo fare a meno dello stesso Scholes. L'ex giocatore ha ricordato quel momento durante il podcast di "A Goal in One": "Ho contrastato Deschamps, un’azione che ho rivisto più volte. E ad essere onesti non penso fosse fallo. Era proprio davanti all’arbitro, ha urlato come fosse una ragazzina, il che non mi ha aiutato per niente. Mi ha fatto ammonire e ho saltato la finale. Ma magari non avrei potuto giocare comunque, non si sa mai. Sono rimpianti con cui bisogna necessariamente convivere. Ovviamente all’epoca ero distrutto, ma non potevo farci nulla".