La piaga del razzismo non sembra dar tregua nemmeno in Premier League. Dopo il caso del Liverpool nelle ultime ore, stavolta è lo Swansea a lamentarsi duramente. Il club inglese non si è limitato alla protesta con le parole, ma ha deciso di dar vita a una sorta di sciopero vero e proprio sui social. I profili dei giocatori e della società verranno silenziati per una settimana.
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Swansea, “sciopero” contro il razzismo: niente social per una settimana
L'ennesimo caso ha spinto il club ad adottare provvedimenti drastici
DECISIONE
Lo Swansea ha voluto spiegare con un comunicato i motivi della presa di posizione: "Tre elementi della nostra squadra hanno subito abusi nelle ultime settimane e abbiamo voluto prendere questa posizione. Un nuovo appello per attuare il cambiamento che è necessario ora e per il futuro. È assurdo che si parli ancora di razzismo e abusi di questo tipo. Gli aspetti positivi dei social media sono riconosciuti ma gli abusi disgustosi e vili a cui assistiamo ogni giorno sono del tutto inaccettabili. Siamo una famiglia e lotteremo sempre fianco a fianco, sia in campo che per aiutare a combattere le ingiustizie. Quando è troppo è troppo".
WILLIAN
Sul tema ha parlato l’esterno dell’Arsenal Willian: "Quando ricevo insulti la mia reazione istintiva sarebbe quella di cancellare i miei account e andare via”, ha ammesso Willian. “Ma, siamo onesti, ogni tanto la curiosità di vedere cosa si dice di te ha la meglio. Però nessuna persona ha il diritto di parlare a noi calciatori in determinate maniere. Non so davvero chi pensano di essere”. E ancora: “Anche noi abbiamo i nostri brutti giorni, siamo come calciatori che come persone e quindi quando capita un insulto o peggio viene voglia di lasciare tutto per sempre. Ma la cosa che di più mi ha colpito e quando attaccano non solo te, ma anche la tua famiglia. Mi ha davvero, davvero colpito quando parlano della mia famiglia. Se vogliono criticarmi non è un problema, lo accetterò sempre. Ma quando vengono ad attaccare te e la tua famiglia con parolacce che non posso dire qui, fa male. Questo mi ha davvero colpito ed è un grosso problema. Sento che voglio eliminare immediatamente i miei account sui social. Ho visto alcune persone farlo a causa del razzismo e di abusi e voglio farlo anche io. Ad essere sincero certe volte ho paura di controllare il telefono dopo una partita, perché siamo umani. A volte ti feriscono davvero tanto…”.
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