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Tottenham, primo in Premier ma i conti sono in rosso

Dier (getty images)

Pesano i ricavi da diritti tv

Redazione ITASportPress

Se in Premier League le cose vanno bene con il primo posto in classifica per il Tottenham a pesare sono i bilanci affossati dal Covid. La crescita dei ricavi fatta registrare dal club di Mourinho negli ultimi anni (dai 209 milioni di sterline nel 2016 ai 460 milioni del 2019), si è arrestata e gli Spurs chiudono la stagione 2019/20 con un fatturato di 402 milioni di sterline (452 milioni di euro circa). A pesare sul club londinese -come riporta il sito specializzato calcioefinanza.it- è soprattutto il calo nei ricavi da diritti televisivi. Il Tottenham ha fatto registrare guadagni per 146 milioni di sterline, quasi cento milioni in meno rispetto ai 243 milioni dell’esercizio 2018/19. In particolare, i ricavi da diritti tv della Premier League sono passati da 149,9 a 95,2 milioni di sterline. Questo è il risultato del differimento alla stagione 2020/21 dei ricavi per le partite giocate oltre il 30 giugno 2020.

LE PAROLE DI LEVY - «Attualmente siamo nel bel mezzo di uno dei periodi più difficili mai vissuti. L’impatto della pandemia sulle nostre entrate è sostanziale e non avrebbe potuto arrivare in un momento peggiore, avendo appena completato la costruzione di uno stadio da 1,2 miliardi di sterline, finanziato dalle risorse del club e dal debito a lungo termine», ha commentato Daniel Levy, presidente degli Spurs.

«La stagione 2020/21 finora non ha visto tifosi alle partite e tutto questo si aggrava con la perdita di eventi di terze parti come NFL, concerti, chiusura di negozi e attrazioni per i visitatori. La nostra stima per l’esercizio in corso della potenziale perdita di ricavi, se lo stadio dovesse rimanere chiuso ai tifosi, è superiore a 150 milioni di sterline. Chiaramente questa sarebbe una perdita di reddito irrecuperabile», ha concluso Levy.