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Walker diventa un caso, ancora una violazione del lockdown: “Ora basta, mi sento perseguitato e molestato”

Kyle Walker Manchester City (getty images)

L'esterno del Manchester City pizzicato ancora una volta ad infrangere le leggi della quarantena

Redazione ITASportPress

Non c'è pace per Kyle Walker ancora sotto i riflettori per aver violato il lockdown imposto in Gran Bretagna per l'emergenza coronavirus. Nelle scorse ore, l'esterno del Manchester City era stato pizzicato ancora una volta a non rispettare le regole in questo momento delicato per la pandemia di Covid-19.

Sarebbero state ben tre le violazioni nel giro di 24 ore: prima l'inglese avrebbe fatto visita alla sorella a Rotherham per festeggiare il suo compleanno con un gruppo di amici, poi sarebbe andato a trovare i genitori a Sheffield, e la mattina successiva avrebbe fatto un giro in bicicletta con un amico.

SFOGO - Un comportamento che è stato messo in evidenza dai tabloid britannici e per il quale proprio Walker avrebbe voluto difendersi passando per parte lesa. Attraverso un messaggio pubblicato sui social, infatti, il calciatore ha detto: "Sto vivendo uno dei periodi più difficili della mia vita, di cui mi assumo la piena responsabilità. Tuttavia mi sento in qualche modo molestato. Non riguarda solo me ma tutte le persone a me care, la salute della mia famiglia e dei miei figli. Cosa hanno fatto i miei genitori e mia sorella per meritare di essere invasi dai fotografi che mi seguono? Ho costantemente l'impressione di essere seguito. Non mi sento nemmeno al sicuro nei confini di casa mia, perché devono sentirsi così anche loro. Chi merita tutto questo?". Questo in sintesi il messaggio dell'inglese.