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Rami attacca un dirigente del Marsiglia: “Disse a tutti che non ero più un giocatore…”

Rami (getty images)

Il difensore francese si sfoga

Redazione ITASportPress

L'ex difensore del Milan Adil Rami ha parlato al La Provence accusando in modo molto diretto il Marsiglia, ed in particolare un dirigente del club, per avergli fatto una vera e propria campagna di screditamento verso quelle squadre che potevano essere interessate a lui sul mercato.

Rami: la stoccata e la sua verità

 Adil Rami, Getty Images

"Dopo il Fenerbahce, sono andato in Russia, mi piace scoprire nuovi Paesi, nuovi campionati. Ma quando sono arrivato si sono rifiutati di pagarmi con il pretesto del Covid", ha raccontato Rami sulla sua esperienza al Sochi. "Non ho giocato una partita, ma non è colpa mia, in quel momento mi sono detto che avrei lasciato il calcio, che ero stufo, che era passato troppo tempo dall'ultima volta che giocavo a calcio. Troppe persone stavano cercando di 'annegarmi', anche un dirigente del Marsiglia. Quando i club hanno chiamato per chiedere informazioni su di me, gli è stato detto che non ero più un calciatore".

E ancora: "Non posso criticare l'allenatore, lo staff ... Non ho avuto alcun problema con l'OM, ​​ma solo con una persona. L'allenatore non ha avuto voce in capitolo, non so neppure se lo sapesse e io lo sostengo. In Portogallo suscita enorme rispetto. È visto come un uomo rigoroso, serio e molto intelligente", ha affermato il francese su Villas-Boas.

Sulle offerte di mercato e la scelta di andare al Boavista: "Mi hanno chiamato molti club. In Italia c'era la Reggina con la quale avevo parlato e anche bene. Ho apprezzato il loro interessamento. Dovevo fare i test fisici per sapere se stavo bene. Sapevo che non appena lo avessi fatto e avessi firmato il contratto, mi avrebbero messo in riga. Così ho chiesto loro un po' di tempo. Nel frattempo il Boavista mi ha chiamato, abbiamo parlato. Il discorso era più tranquillo e mi hanno dato tempo. Il loro progetto è legato a Luis Campos, per il quale ho avuto una grandissima stima da sempre. Per quello mi son detto: 'Dai, andiamo!', e ho firmato".