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Real Madrid, l’ex Drenthe: “Robinho aveva trasformato la sua cantina in una discoteca”

L'olandese ha affrontato nel dettaglio la sua esperienza ai blancos dal 2007 al 2012 (compresi dunque i prestiti all'Heracles e all'Everton)

Redazione ITASportPress

In una lunga intervista rilasciata a FourFourTwo, il calciatore olandese 32enne Royston Drenthe ha parlato della sua esperienza al Real Madrid, fra aneddoti ed episodi curiosi. Arrivò ai blancos dal Feyenoord nel 2007, all'età di 20 anni, e restò tre stagioni, vincendo una Liga e una Supercoppa spagnola. "Avevo scoperto che 16 club erano interessati a me, ho parlato sia con il presidente del Barcellona Laporta sia con il ds del Real Madrid Mijatovic e ho scelto la seconda opzione. Devo dire che quasi tutti mi avevano offerto un contratto di cinque anni con più o meno le stesse condizioni, ma quando ho saputo delle merengues ho preso la decisione definitiva.

I COMPAGNI - "Fin da piccolo ero affascinato a quel club, mi sono sentito a casa fin da subito - ha proseguito Drenthe, che oggi gioca nello Sparta Rotterdam, nella sua Olanda -: Guti con me è stato straordinario e si è comportato alla grande, lui era una leggenda, proprio un 'uomo' del Madrid. Anche con Robinho mi sono trovato bene: spesso andavo a casa sua e aveva trasformato la propria cantina in una piccola discoteca!". La rosa del 2007 era già molto competitiva: "Il giusto mix fra giocatori esperti come Guti, Raul e Van Nistelrooy e giovani come me, Higuain, Gago e Marcelo. In una situazione del genere l'allenatore ha poco da fare". Ha trovato meno spazio nel 2009-10: "Credevo di giocare molto, anche perché non c'erano motivi per lasciarmi fuori. Ma fu deciso di far giocare Marcelo e probabilmente perché il ds Valdano era più entusiasta di lui".

CON MOURINHO - Dopo aver vinto il Triplete con l'Inter, Mourinho si è seduto sulla panchina del Real Madrid. Drenthe fu girato in prestito all'Heracles: "Il portoghese mi aveva detto che mi avrebbe fatto giocare, ma alla fine con il ds Valdano si è deciso di farmi andare in prestito altrove. Dicevano che per me era la soluzione migliore".

ADDIO AL REAL - Drenthe ha lasciato definitivamente i blancos nel 2012, dopo anche il prestito all'Everton: "È stata durissima lasciare, avevo tutto a Madrid. C'era molto interesse da parte di altri club, ma il Real era ancora nella mia testa e ogni offerta la confrontavo con il mio periodo trascorso in Spagna nel club più importante. Anche la mia casa si trovava là e fu difficile andar altrove".