Intervenuto alla trasmissione ‘Tu Diràs' su Rac1 Rosell è parso tranquillo, provando a smontare tutte le accuse, lasciandosi andare ad un paragone piuttosto forte: “La Federazione ha già affermato che non c’è stata alcuna influenza sugli arbitri. Siamo stati accusato di omicidio, ma non si sa dove sia il corpo o la persona uccisa. Ci hanno accusato senza prove, noi abbiamo vinto perché avevamo in campo Messi, Iniesta, Busquets e Jordi Alba. Ciclicamente ogni 4-5 anni escono fuori delle accuse inventate verso il Barcellona”.
Rosell ribadisce quindi quanto già detto da Xavi circa il fatto che il Barcellona non abbia mai ricevuto favori arbitrali: “Sfido a trovare una partita in cui siamo stati aiutati – ha aggiunto Rosell, che ha poi parlato del proprio rapporto con Negreira - Certo che sapevo chi era, era l'uomo che mandava i verbali arbitrali al Barçellona. Ogni grande squadra riceve i verbali arbitrali. I pagamenti sono stati inferiori a quanto approvato dal consiglio d'amministrazione. Erano 400.000 euro all'anno per 100 verbali, 4.000 euro per ciascuno. E Negreira ha regolarmente denunciato quella cifra. Può avvenire una corruzione per 200 euro?".
L'ex presidente del Barcellona si è poi scagliato contro l'attuale numero uno blaugrana Joan Laporta, che avrebbe fornito agli organi inquirenti informazioni sulla vicenda: "Non voglio crederci, conosco Joan da quando aveva 17 anni. Mi ha mandato un messaggio vocale, ma non ho voluto sentirlo. Sono molto arrabbiato con lui, dovremo incontrarci, io, Joan e Bartomeu e dirci tutto in faccia, ma prima devo convincermi che quanto detto da Villarejo (il giudice al quale si sarebbe rivolto Laporta, ndr) non è vero".
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