ITA Sport Press
I migliori video scelti dal nostro canale

PARLA RUDIGER

Rudiger: “Razzismo? Dai tifosi della Lazio gli insulti peggiori”

Rudiger Chelsea (getty images)

Rudiger, difensore del Chelsea, ha parlato degli episodi di razzismo subiti in Italia

Redazione ITASportPress

Il difensore del Chelsea Antonio Rudiger, ex Roma, ha rilasciato un’intervista a The Players Tribune, occasione in cui ha parlato di alcuni tristi episodi di razzismo: “Quando giocavo contro la Lazio mi chiamavano negro. Urlavano 'vaffa***lo, vai a mangiarti una banana'. Ogni volta che toccavo il pallone, facevano i versi della scimmia. Non si parla di pochi tifosi, ma di un intero settore della Lazio nel derby del 2017. È stato il peggiore episodio di razzismo che ho subito. Era odio vero, lo riconoscevo quando li guardavo negli occhi. In quel momento non reagii, non uscii dal campo. Non volevo dare loro quella soddisfazione. Ma all’interno, se sei un essere umano e non importa quanto tu sia forte, sei toccato da questa cosa per sempre".

COME REAGISCE IL MONDO CALCISTICO - "Quando accade qualcosa del genere, le persone dicono 'Ahhh, è terribile'. I club e i giocatori postano messaggi sui social: “End racism!”. Tutti si comportano come se “sono solo pochi idioti”. In realtà, niente viene risolto sul serio. Ogni tanto c’è qualche movimentazione sui social media, tutti si sentono bene con loro stessi e poi si torna alla normalità. Niente cambia seriamente. Ditemi, perché la stampa, i tifosi e giocatori si sono uniti per fermare la Superlega in 48 ore, ma quando ci sono abusi razzisti in uno stadio o online è sempre “complicato”? Forse perché non si tratta di poche persone, ma di più. Forse perché la cosa è più profonda. Penso spesso a Daniele De Rossi. Venne da me dopo la partita contro la Lazio e mi disse qualcosa che prima di allora non mi fu mai detto. Era molto arrabbiato. Si sedette accanto a me e disse: “Toni, so che non mi sentirò mai come te. Ma lascia che io capisca il tuo dolore. Cosa ti sta passando per la testa in questo momento?”. Non fece un tweet, non postò un quadrato nero. Lui si preoccupò realmente. Nel calcio molte persone si espongono pubblicamente, ma poi non si confrontano personalmente. De Rossi voleva veramente sapere come stessi”.

 Chelsea Rudiger (getty images)
tutte le notizie di