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Russia, deputato Lebedev: “Ultras garanti della sicurezza negli stadi. No al manganello, sì al dialogo”

"Bisogna riconoscere ufficialmente i leader dei gruppi organizzati"

Redazione ITASportPress

Igor' Lebedev, deputato della Duma di Stato della Federazione Russa, ha commentato la decisione presa dagli organi governativi di irrigidire le pene per i facinorosi che creano danni ed attimi di tensione all'interno degli stadi. Secondo Lebedev, la soluzione ideale è il dialogo costante con la parte di tifoseria più "accesa".

"Alla vigilia dei prossimi Mondiali la Duma ha approvato un nuovo disegno di legge che irrigidisce le pene contro i tifosi violenti. Abbiamo votato sì ma a malincuore. Se da un lato la violenza negli stadi è inaccettabile, dall'altro non possiamo pensare di risolverla con divieti, multe o manganelli. Gli ultras sono una parte dei tifosi che vivono intensamente le sorti della squadra, sono il dodicesimo uomo in campo. Li definirei una casta.

Ancora il decreto va rivisto. Ad esempio, perchè per un tifoso straniero la multa va da 10 mila a 20 mila rubli (circa 161 e 324 euro), mentre per un tifoso locale va da 40 mila a 50 mila (circa 647 e 810 euro)? Questi sconti agli stranieri perchè? Alcuni punti vanno rivisti. Torno a dire quanto affermato prima: la violenza negli stadi si può estirpare col dialogo. Gli ultras hanno le loro gerarchie, bisogna riconoscere ufficialmente i leader dei gruppi organizzati e lavorare insieme a loro. Dovrebbero essere loro i garanti della sicurezza negli stadi, ma molto spesso da noi prevale il manganello".