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Scandalo doping, Glushakov: “A mia madre dissi che nel mio corpo non avrebbero trovato nulla”

Ecco come si è giustificato il centrocampista dello Spartak

Redazione ITASportPress

"Denis Glushakov, centrocampista dello SpartakMosca ha parlato dello scandalo legato al doping scoppiato in Russia. Moltissimi sono stati gli atleti coinvolti, tanto che si è parlato di una vera e propria cospirazione istituzionale. Nel rapporto firmato da Richard McLaren, l'avvocato canadese che ha portato alla luce il doping di Stato in Russia era apparso anche il nome del 31enne calciatore dello Spartak che ha però smentito ogni accusa. “In un primo momento anch'io ero nell’elenco. Mi ha chiamato anche mia madre preoccupata e mi ha detto: "Che cosa hanno scoperto?". L'ho rassicurata, le ho detto che nel mio corpo non avrebbero trovato nulla, non ho mai fatto uso di droghe. Fin da piccolo ho sempre avuto paura delle iniezioni. Parlando seriamente, la situazione è preoccupante soprattutto per quanto riguarda gli altri sport. Il calcio è il calcio, ma in Russia l'intero paese è accusato di doping. Le medaglie di Sochi vengono tolte e gli atleti vengono squalificati. Quando si immagina a come si sono preparati i ragazzi, a quanto hanno lavorato, a quanto sudore è sceso dalle loro fronti, diventa un peccato. Le provette potrebbero essere state aperte e i campioni sostituiti? Potrebbe essere. Non credo però che i ragazzi abbiano fatto uso di qualcosa, ma è difficile da dire, non conosco tutta la situazione; questo è il mio punto di vista. Peccato per i ragazzi, il cui lavoro e la cui perseveranza sono stati vani", ha dichiarato Glushakov ai microfoni di Sport24.ru.

Il centrocampista ha infine concluso dicendo: "Di solito, quando guardo i Giochi Olimpici faccio il tifo per la Russia. Ora, dal momento che la squadra nazionale non sarà presente, sosterrò il singolo individuo. Che piaccia o no, rappresentano ancora la Nazione".